Dalla Svezia, eccovi un altro gruppo death metal molto interessante da propinare a tutti i metalheads nostalgici delle venature più marce dell'old school.
Non si tratta degli ultimi arrivati, parliamo di persone che militano nella cosiddetta “scena” da molti anni, in gruppi che hanno dato il loro grande contributo alla realtà metal svedese e che senza dubbio gli underground addicted conosceranno. Embrionalmente noti come
Centinex, i
Demonical vantano nella line up
Ronnie Bergerståhl, batterista dei veterani
Grave, e
Johan Jansson, bassista degli ottimi goregrinders
Regurgitate, qui nel ruolo di chitarrista.
Death Infernal è un buon concentrato di adrenalina, scorre veloce nelle sue nove tracks, senza singhiozzi ed in maniera diretta e prepotente come a volte solo il death metal sa essere.
Apocalittici e pessimisti, trasudano rabbia e rancore nei confronti della degradata e degradante società moderna e trasmettono tutto il loro acuto dissenso in pezzi come “
All Will Perish [The Final Liberation]” e “
Black Inferno”. Nessuna pietà, solo disprezzo ed implacabile brutalità, animati dalla speranza di un più che mai imminente Armageddon che possa avere una funzione catartica ed epurativa.
La schiettezza tipica di band cardini del genere come i già citati
Grave o pilastri come
Bloodbath e
Dismember c'è tutta.
Ho scoperto i
Demonical con
Hellsworn nel 2009, più precisamente con il singolo “
Baptized In Fire”, li ho apprezzati anche nello split con gli
Absu che tutti i feticisti dell'underground
devono assolutamente avere, e consolido la già buona opinione su di loro con questo ultimo
Death Infernal.
Il panorama metal ha senza dubbio bisogno di una quantità più generosa di gruppi di questo tipo.
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