Preannunciato dall’EP “
Leatherhead”, ecco il nuovo full length di
U.D.O. Dirkschneider, cognome per il quale ringrazio la Microsoft per aver inventato il
copia-incolla. Il nuovo album, oltre ad includere le due nuove tracks dell’EP (ossia “
Leatherhead” e “
Rock’n’Roll Soldiers”) ci propone una band dedita a quello che sa fare meglio, ossia il più puro, classico (
scontato?) heavy metal, con la voce di Udo a dominare tutto, con il suo timbro a dir poco caratteristico, anche se, man mano che il tempo passa, mi sembra di sentire sempre più Brian Johnson, tanto è rauca e graffiante la voce di Udo. Un album, diciamolo subito, non imprescindibile, in cui i brani degni di menzione sono pochini, e la ripetitività la fa da padrona. Belle alcune delle tracce più tirate, come “
Renegade” o “
Terrorvision”, ma il problema di “Rev-Raptor” sta, secondo il sottoscritto, in una eccessiva standardizzazione di un sound che ormai è troppo uguale a se stesso. La cosa di per sé non è a tutti costi un difetto, visto che molte bands hanno costruito la loro fortuna proprio sulla immediata riconoscibilità della proposta, ma è vero anche che, nel 2011, conquistarsi una fetta di mercato può voler dire osare, evolvere, o tentare di proporre qualcosa di stuzzicante. La diatriba, in realtà, è la solita questione di lana caprina: i fans di Udo vogliono esattamente un disco come questo, per cui “
Rev-Raptor” non sarà affatto una delusione: l’album è suonato e prodotto come si deve, e non manca la solita dose di carica, metallo puro, riffoso e graffiante come Udo ed i suoi sanno ben fare. Consigliato, ovviamente, agli estimatori del piccolo grande Udo; per tutti gli altri, date prima un ascolto tramite i canali digitali, poi decidete se ne vale la pena.
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