A Forest of Stars - Opportunistic Thieves of Spring

Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2011
Durata:72 min.
Etichetta:Prophecy Productions
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. SORROW'S IMPETUS
  2. RAVEN'S EYE VIEW
  3. SUMMERTIDE'S APPROACH
  4. THUNDER'S CANNONADE
  5. STARFIRE'S MEMORY
  6. DELAY'S PROGRESSION

Line up

  • Mr John "The Resurrectionist" Bishop Drums, Percussion
  • The Gentleman Keyboards, Pianoforte, Percussion
  • Mister Curse Vocals
  • Katheryne, Queen of the Ghosts Vocals, Violin, Flute
  • Mr T.S. Kettleburner Vocals, Guitar, Bass

Voto medio utenti

Non fatevi ingannare dagli strani soprannomi che i componenti della band si sono scelti, né forviare dalle deliranti interviste che potreste leggere sulla stampa specializzata o all’interno del web. Gli inglesi A Forest Of Stars rappresentano una delle più interessanti realtà uscite negli ultimi anni dalla nebbiosa terra di Albione in ambito estremo.
Capaci di unire in maniera personalissima goth, black, death e prog (per chi ama la sintesi delle etichette ho più volte sentito parlare di black metal psichedelico) grazie ad una lineup allargata che vede partecipare al processo compositivo anche la violinista Katie Stone (già My Dying Bride), gli A Forset Of Stars con questo secondo lavoro, “Opportunistic thieves of spring”, mirano ad uscire definitivamente dall’underground che li ha visti debuttare con il botto con la pubblicazione di “A corpse of rebirth”. (Lavoro questo che, “casualmente”, troverete fresco di ristampa da parte della Prophecy in concomitanza con l’uscita di “Opportunistic…”)
Diciamo subito che non si tratta affatto di un album semplice o intuitivo, “Opportunistic…” merita decisi e prolungati ascolti per essere goduto in pieno, per poterne apprezzare le sfaccettature, per lasciarsi trasportare liberi sulle note profonde e malinconiche delle lunghissime suite che lo compongono.
“Opportunistic…” è uno di quei lavori che tocca dentro, in cui la mente evoca immagini disperate e desolate durante la progressione dell’ascolto. Quando prima parlavo di black metal nella musica dei A Forest Of Stars tenete conto che esso è un tassello del puzzle, non il disegno che uscirà una volta che il puzzle è terminato. E’ un punto di partenza e allo stesso tempo di arrivo, perché fa parte di un miscuglio in cui si amalgamano, vivono e si rigenerano, i riferimenti del metal profondo, intimo e magniloquente di band quali My Dying Bride, Anathema e Paradise Lost.
Gran parte del merito va alle decadenti note del violino, al delicato solfeggio dei flauti (vedi per esempio l’inizio della seconda traccia “Raven’s eye view”), alla discreta presenza delle tastiere che di volta in volta reggono o accompagnano l’aspro riffing delle chitarre e le strazianti linee vocali del singer Mister Curse.
Se dovessi scegliere una canzone, un singolo brano da farvi ascoltare per trasmettere il messaggio degli A Forest Of Stars, probabilmente sceglierei la terza traccia “Summertide’s approach”. Un viaggio lungo tredici minuti e mezzo in cui la band inglese si diverte a dipingere con sicura maestria scenari mesti ed apocalittici.
“Opportunistic thieves of spring” è una autentica gemma che candida gli A Forest Of Stars fra le band più interessanti di questo 2011. Ignorarlo sarebbe un autentico peccato mortale.

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