La più buona pizza mai mangiata in vita vostra. Con sopra una bella cucchiaiata di Nutella.
Tenete a mente questo insolito paragone, amici lettori, perché è l’emblema perfetto del nuovo disco dei
Metatrone.
La band catanese, per chi non la conoscesse, affonda le sue radici musicali in un power/prog metal molto arioso, tra i Dream Theater di “Images and Words”, i primi Angra, con una più che abbondante spolverata di strizzatine d’occhio all’elemento più pop e ‘commerciale’, grazie a ritornelli molto ariosi e ad un cantante,
Jo Lombardo, che non esagero a definire una delle migliori voci che abbia sentito da un paio d’anni a questa parte. Dotato di un range vocale semplicemente impossibile, e di un’attitudine molto melodica e fresca, Jo riesce a scolpire nell’aria ogni volta che canta, restando in nota anche nei passaggi più astrusi, e regalandoci/vi più di un brivido, quando tira fuori un acuto ‘dei suoi’, piazzato magari dove meno te l’aspetti.
Tutto questo ben di Dio (e mai locuzione verbale fu più indovinata) va a braccetto con dei testi in italiano, i quali sono profondamente, saldissimamente ancorati alla religione cattolica. Una sorta, se mi è consentita l’ardita locuzione, di
propaganda fide in pieno metal-style, laddove, dal titolo ad ogni parola, è impossibile fraintendere lo spirito fortemente cattolico e ‘militante’ dei Metatrone. Non è un caso che i natali della band si collochino nella locale parrocchia, e che il (bravissimo) keyboardist/growl vocalist/compositore Davide Bruno, terminato il suo percorso di seminarista, sia da oggi
Don Davide.
Non ho assolutamente niente contro chi professa la sua religione; anzi, di sicuro i Metatrone saranno un potentissimo strumento di avvicinamento dei giovani alla chiesa cattolica, ma non posso negarvi che, nell’ascolto di un album potenzialmente da dieci e lode, ho fatto a volte non poca fatica a mandar giù i messaggi ripetuti con cotanta convinta convinzione. Per chi, come me, ha verso la Chiesa una posizione di assoluta avversione, certe volte il ‘distacco dell’obiettivo recensore’ è stata una vera fatica! Ma ciò non toglie che “
Paradigma” sia un album superbo, con dei brani belli, belli da morire: dall’opener “
Credo”, ad una “
Padre” dal ritornello indelebile, dalla powerissima “
Uomo” ad una “
Santi e Beati” davvero da applausi, tutto l’album consta di pezzi di una bellezza sfolgorante, con una band davvero capace, in ogni singolo strumento, di tirar fuori il massimo. Chiudono il lavoro un brano in inglese, “
Stay”, e due versioni in lingua straniera di altrettante songs (“
Hombre”, versione spagnola di “
Uomo”, e “
Reborn in Christ”, versione inglese di “
Rinascere”, altro gran bel pezzo), ulteriore prova di come, con un testo in inglese e quindi non immediatamente ‘sbattuto in faccia’, anche il messaggio diffuso dai Metatrone risulti più piacevole e meno stridente all’ascolto.
In conclusione: amo la pizza alla follia, e non vado matto per la Nutella, anche se conosco molta gente che la adora. Per il mio gusto personale, tuttavia, la Nutella sulla pizza non ci sta, ma proprio per niente.
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