"
Raised on Radio" è un album che mi sta particolarmente a cuore nella sterminata discografia dei
Journey, oltre ad essere in assoluto uno dei migliori.
Mi sta particolarmente a cuore perché, dopo i successi di '
Infinity', '
Escape' e '
Frontiers', di questo album all'epoca se ne parlò poco.
Vuoi perché nella seconda metà degli anni '80 gli acts di class metal (
Ratt,
Dokken,
Motley Crue ecc., ecc.) avevano soppiantato quelle band che provenivano dai seventies, o per qualsiasi altra strana congiunzione astrale, ma andò esattamente così, a discapito di un album, "
Raised On Radio", che in realtà è un gioiello a 24 carati di puro aor in senso stretto del termine; anzi, forse a ben vedere il più puro della discografia griffata Journey.
È un album che risente del successo del disco solista ("
Street Talk" 1984) del cantante
Steve Perry, la stesura è simile, ma impreziosita da super musicisti quali i Journey sono.
Forse il disinteresse del grande pubblico verso questo album è anche imputabile al fatto che i Journey dell'epoca erano ridotti ad un trio: Steve Perry,
Neal Schon e
Jonathan Cain, con ospiti comunque di tutto rispetto come
Randy Jackson al basso e lo stesso
Steve Smith alla batteria, in coabitazione con
Larrie Londin.
Inaugura il platter '
Girl Can't Help It' ed è subito un aor dalla grandeur estetizzante con Jonathan Cain che disegna grandi passaggi per preparare il coro spettacolare.
Segue '
Positive Touch', aitante e piena di adrenalina, davvero da tocco magico con un solo di sax di
Dan Hull ad impreziosire il tutto.
Anche '
Suzanne' è sulla stessa frequenza d'onda, forse un po' meno decisiva sui toni medi e bassi.
'
Be Good To Yourself' è più bluseggiante, è il brano che ha reminiscenze di '
Infinity' e forse è stata composta in un periodo diverso dal resto del materiale qui proposto, vista la diversità di stile, e perlomeno lo fa presagire.
'
Once You Love Somebody' è una semi ballad grandiosa, con un Perry sugli scudi ed una linea di basso molto accattivante mentre '
Happy To Give' rincara la dose in fatto di ballad, ma nei Journey la stesura non è mai fine a se stessa, anche se sono brani molto melodici si sente una sorta di regalità e di arrangiamenti sopraffini sconosciuti ai più.
'
I'll Be Alright With You' è magica, contiene un refrain maturo, adulto e puntella un'altra stelletta sul petto di 'Raised On Radio'.
'
It Could Have Been You' invece ha in serbo il riff forse più bello del platter, per un'altra canzone partorita da menti superiori.
Chiudono '
The Eyes Of A Woman' e '
Why Can't This Night Go On Forever' altre due ballads immacolate con Perry perfetto e Neal che cesella nota da brivido caldo, soprattutto nel secondo caso.
Se siete dei fruitori del più puro aor, "Raised On Radio" non può assolutamente mancare nella vostra collezione.
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