A leggere i nomi che compongono la formazione di questi
Nader Sadek c'è da rimanere almeno incuriositi: Steve Tukcer (ex-Morbid Angel), Blasphemer (ex-MayheM) e Flo Mounier (Cryptopsy)! Come inizio non c'è male anche se avevo il timore di trovarmi dinanzi la solita line-up eccellente e con esperienza che però produce un Metal assolutamente mediocre e gratuito.
In The Flesh è il loro debutto assoluto e ve lo dico chiaramente: spero sia il primo di una lunga e prolifica carriera. Ovviamente l'esperienza che hanno accumulato negli anni questi musicisti gira intorno al Death Metal, chi più chi meno, e quindi aspettatevi un assalto brutale, concepito con personalità e maturità e soprattutto violenza. Malgrado suonino in maniera palesemente Death Metal non è tutto così scontato, certi riff di chitarra per la loro struttura hanno un qualcosa di morboso e ossessionante, di malsano. Le velocità sono quasi sempre sostenute eppure le linee melodiche e le atmosfere sono ben marcate. In canzoni come Petrophilia, Of This Flesh (Novus Deus) e Mechanic Idolatry è un vero piacere poter ascoltare la voce cupa e profonda di Steve Tucker mentre di sottofondo un vortice di riff e di ritmiche infernali ti danno la sensazione che il mondo stia per crollarti addosso. Per essere un esordio gode dell'esperienza di musicisti preparati sotto tutti i punti di vista, che non corrono il rischio di ripetere quanto fatto con le precedenti esperienze (anche se qualcosa ovviamente rimane sempre), ma che vogliono dimostrare a tutti come si possa suonare un Death Metal personale nel 2011.
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