Copertina 9

Info

Past
Genere:Death Metal
Anno di uscita:2002
Durata:41 min.
Etichetta:Nuclear Blast
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. THE WILL TO KILL
  2. OILLAGE AND BURN
  3. ALL THAT REMAINS
  4. WITH MURDEROUS PRECISION
  5. LIFEBLOOD
  6. ASSASIN SQUAD
  7. REBIRTH OF TERROR
  8. SUPERIOR FIREPOWER
  9. DIVIDE AND CONQUER
  10. THE CARDINAL'S LAW
  11. BURNT BEYOND RECOGNITION

Line up

  • Phil Fasciana: guitars
  • Rob Barret: guitars
  • Gordon Simms: bass
  • Kyle Symons: vocals
  • Justin DiPinto: drums

Voto medio utenti

Giunti all’ottavo full lenght, cosa che pochissime altre bands estreme possono vantare, la leggenda Malevolent Creation dichiara sin dal titolo le sue intenzioni: “The Will To Kill”. Ebbene sì, avete capito bene, ci vogliono ammazzare tutti quanti. Accantonato il loro storico cantante Brett Hoffmann per i suoi problemi con la droga e perso per strada il leggendario drummer Dave Culross, la band di Phil Fasciana non s’è persa d’animo reclutando il misconosciuto Justin Dipinto dietro le pelli e Kyle Symons alle vokills che, i più attenti tra di voi, ricorderanno già con Fasciana negli Hateplow. Dopo questa breve premessa non ci resta che prendere atto del fatto che i Malevolent Creation sono in gran forma. Forti dell’ottima produzione del “kataklysmatico” Jean Francois Dagenais, i nostri danno vita nelle 11 tracce del disco ad un vero e proprio massacro che rispetto al precedente “Envenomed” serra le composizioni con un approccio molto più diretto che sposta la proposta verso coordinate death/grind di notevole spessore. Il nuovo drummer si mostra a suo agio così come Kyle Symons anche se forse i fan più intransigenti della band difficilmente lo apprezzeranno come il suo illustre predecessore. Ma la realtà oggettiva è che Kyle offre una prova superlativa, mai troppo gutturale e decisamente acida. Dal loro canto le asce di Fasciana e Rob Barrett non smettono un minuto di grindare e stridere dando vita ad intrecci di chitarra a volte più intricati altre volte più diretti, ma comunque sempre ispirati. D’altronde stiamo parlando di due leggende del death metal e posso affermare che i Cannibal Corpse con la dipartita di Barrett hanno perso davvero un gran chitarrista. Su “Assassin Squad” potrete sentire qualche assolo di James Murphy e la song in questione insieme a pezzi come la title-track e “Rebirth Of Terror”, solo per citarne qualcuna, sono delle mazzate terribili. Questo disco non apporta nulla di nuovo al panorama death metal mondiale, ma non è questo che si può chiedere ai Malevolent Creation nel 2002. Non gli si può chiedere di fare la storia quando l’hanno già fatta nel lontano 1991 con “The Ten Commandments”. L’unica cosa che gli si può chiedere è quella di farci sanguinare fino alla morte. Ed è quello che fanno. Dio benedica i Malevolent Creation.
Recensione a cura di Luigi 'Gino' Schettino

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.