Giunti all’ottavo full lenght, cosa che pochissime altre bands estreme possono vantare, la leggenda
Malevolent Creation dichiara sin dal titolo le sue intenzioni: “
The Will To Kill”. Ebbene sì, avete capito bene, ci vogliono ammazzare tutti quanti. Accantonato il loro storico cantante
Brett Hoffmann per i suoi problemi con la droga e perso per strada il leggendario drummer
Dave Culross, la band di
Phil Fasciana non s’è persa d’animo reclutando il misconosciuto
Justin Dipinto dietro le pelli e
Kyle Symons alle vokills che, i più attenti tra di voi, ricorderanno già con Fasciana negli
Hateplow. Dopo questa breve premessa non ci resta che prendere atto del fatto che i
Malevolent Creation sono in gran forma. Forti dell’ottima produzione del “kataklysmatico”
Jean Francois Dagenais, i nostri danno vita nelle 11 tracce del disco ad un vero e proprio massacro che rispetto al precedente “
Envenomed” serra le composizioni con un approccio molto più diretto che sposta la proposta verso coordinate death/grind di notevole spessore. Il nuovo drummer si mostra a suo agio così come
Kyle Symons anche se forse i fan più intransigenti della band difficilmente lo apprezzeranno come il suo illustre predecessore. Ma la realtà oggettiva è che Kyle offre una prova superlativa, mai troppo gutturale e decisamente acida. Dal loro canto le asce di
Fasciana e
Rob Barrett non smettono un minuto di grindare e stridere dando vita ad intrecci di chitarra a volte più intricati altre volte più diretti, ma comunque sempre ispirati. D’altronde stiamo parlando di due leggende del death metal e posso affermare che i
Cannibal Corpse con la dipartita di Barrett hanno perso davvero un gran chitarrista. Su “
Assassin Squad” potrete sentire qualche assolo di
James Murphy e la song in questione insieme a pezzi come la title-track e “
Rebirth Of Terror”, solo per citarne qualcuna, sono delle mazzate terribili. Questo disco non apporta nulla di nuovo al panorama death metal mondiale, ma non è questo che si può chiedere ai
Malevolent Creation nel 2002. Non gli si può chiedere di fare la storia quando l’hanno già fatta nel lontano 1991 con “
The Ten Commandments”. L’unica cosa che gli si può chiedere è quella di farci sanguinare fino alla morte. Ed è quello che fanno. Dio benedica i
Malevolent Creation.
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