Gli
General Surgery: pochi album, eppure una presenza capillare a livello di mercato underground, sugli scaffali dei negozi, nei mailorder e soprattutto nei pensieri perversi e patologicamente deviati dei loro fan.
Necrology non è assolutamente il nuovo album dei nostri, no, è una ristampa del loro Ep di debutto nel mondo della musica, infetto da metastasi e da sarcomi inguaribili. Poche tracce (più qualche inedito), violenza a fiotti, durata ridotta all'osso e tanta voglia di lasciare un segno, di aprire un filone che negli anni verrà chiamato Grindcore. Credo che questi siano stati gli interessi e le aspirazioni dei General Surgery all'alba del 1991, proprio quando gruppi come Carcass e Napalm Death imponevano il loro pensiero in maniera totalitaria sulle masse stordite dal Grunge e dalla prima Guerra del Golfo. Necrology è malato nel suo concetto, ma anche nella musica ovviamente, fatta di riff convulsi, di ritmiche sporche e spezzate, e per finire non è il caso di mettere da parte la produzione, volutamente marcia, e il volutamente è dovuta a capacità finanziare pessime e a un'attitudine distruttiva senza compromessi. La Relapse Records ha fatto un bel lavoro nel riportare questo aborto sonoro alla disponibilità dei più, glie ne saranno grati. Oggettivamente è un prodotto per collezionisti e per tutti gli amanti del Grindcore, non credo che i seguaci dei Nightwish ne rimarranno impressionati.
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