Ennesimo colpo gobbo per la Listenable, al momento una delle etichette più valide sul mercato. Non che gli Scarve siano esattamente una band di primo pelo, d’altronde: la formazione del gruppo risale infatti al 1994 e vede coinvolti alcuni fra i maggiori esponenti della scena estrema francese (qualcuno ricorda i Metal Death?). Quanto promesso dal precedente "Luminiferous", però, viene confermato ed evoluto oltre ogni legittima aspettativa in questo nuovo capitolo che porta il titolo di "Irradiant". Non sarebbe neanche necessario sbandierare la presenza dei due prestigiosi guest, Fredrik Thordendal dei Meshuggah e Gustaf Jorde dei (leggendari, magnifici, immensi) Defleshed, per elogiare un disco che rappresenta a perfetta unione fra la sperimentazione di band come Devin Townsend e Meshuggah (influenze presenti soprattutto per quanto riguarda la sezione ritmica) e l'accessibilità dei Darkane. La formazione, che include ben due singer, propone un death metal dall'alto tasso di virtuosismo tecnico, senza per questo soffocare o stravolgere le ottime melodie che permeano episodi come la violentissima title track. Ciò che impressiona è che, nonostante "Irradiant" sia un disco poco meno che entusiasmante, sembrano essere ancora molti gli assi nella manica del combo d'oltralpe. E' sorprendente la semplicità con cui gli Scarve riescono a coniugare refrain puliti, frenetici beat blast e moderne sonorità dal groove accattivante (senza mai scadere nell'imitazione di qualche celebrata nu metal band, particolare ancora più ammirevole). L'ottima produzione conseguita ai Dug Out Studios (Darkane, The Defaced, Strapping Young Lad e Meshuggah), lungi dallo smussare le potenzialità del prodotto, arricchisce "Irradiant" di un sound curato eppure mai troppo "leccato", mettendo in evidenza entrambi le anime della formazione, sia quella melodica che quella estrema, senza creare alcun contrasto. Non sorprendetevi, quindi, se di qui ad un anno gli Scarve saranno celebrati come una delle speranze su cui puntare per il futuro. Nel frattempo l'eccellente batterista s'è già portato avanti con il lavoro unendosi, seppur limitatamente alle esibizioni dal vivo, agli svedesi Soilwork. Insomma, che cosa ci fate ancora di fronte allo schermo del computer? Correte a procurarvi una copia di "Irradiant" immediatamente!
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