A pochi mesi dall'omonimo esordio, riecco una nuova uscita gli
Axevyper, che per l'occasione danno un bello scossone al
Metal Fatto in Italia.
Infatti, dopo le prime battute di "Re della Luce", dal il chitarrismo che rimanda ai Maiden di "Somewhere in Time",
scopriamo che gli Axevyper per questo MCD hanno fatto la scelta coraggiosa - e che personalmente sottoscrivo appieno - di affrontare il
Metallo Pesante cantando in italiano.
Certo, non è una novità per gli Axevyper, che già avevano chiuso il loro primo album con "Non E' Finita Qui", ma ora su "Angeli d'Acciaio" questa diventa una costante, con gli Axevyper che addirittura riprendono e
trasformano "Heavy Metal Angels (In Metal And Leather)" degli Heavy Load proprio in quella che ne è la titletrack.
La scattante e battagliera "Re della Luce" ha dalla sua un feeling ed un animo spiccatamente ottantiano, mantenuto vivo dalla più epica "Vergine Stygia", mentre "Siamo Sempre Noi", versione alternativa di "Bad Italian Boys", si rivela superiore proprio per il suo testo autobiografico.
Non poteva quindi mancare "Axevyper", musicalmente sempre vicina agli Omen e con liriche
inevitabilmente fantasy, perlomeno in questa versione, dato che la collaborazione di Giancarlo Fontani (primo cantante dei Sabotage) trasforma, creando appositamente una nuova linea vocale e testo, questa stessa canzone nella conclusiva "Oltre la Marea", altro bel momento di questo lavoro.
La precedono comunque, prima "Ombre Bianche" (perfetto l'intro con la parole di Albert Einstein), un bel brano serrato e cattivo dai temi post-apocalittici, sullo stile di film come la trilogia di "Mad Max", e la riuscita interpretazione della già citata "Heavy Metal Angels.. ".
Con questo "Angeli d'Acciaio" gli Axevyper fanno un notevole passo in avanti, e mi posso limitare a storcere un po' il naso solo di fronte all'artwork, che al pregio di essere opera dello stesso gruppo (per la precisione di Guido Tiberi) contrappone l'ingenuità del tratto e quella di aver trasformato gli Axevyper in novelli ed italici Cavalieri dello Zodiaco.
Un glorioso omaggio dal Metal al 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Well, its a dirty job but someone's gotta do it
And it's a dirty review but someone's gotta write it ...
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