Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2011
Durata:31 min.
Etichetta:My Graveyard Productions

Tracklist

  1. RE DELLA LUCE
  2. VERGINE STYGIA
  3. SIAMO SEMPRE NOI
  4. AXEVYPER
  5. OMBRE BIANCHE
  6. ANGELI D'ACCIAIO (HEAVY LOAD COVER)
  7. OLTRE LA MAREA (BONUS TRACK)

Line up

  • Luca Cicero: vocals
  • Guido Tiberi: guitars
  • Damiano: guitars
  • Andrea Tognetti: bass
  • Filippo Belli: drums

Voto medio utenti

A pochi mesi dall'omonimo esordio, riecco una nuova uscita gli Axevyper, che per l'occasione danno un bello scossone al Metal Fatto in Italia.

Infatti, dopo le prime battute di "Re della Luce", dal il chitarrismo che rimanda ai Maiden di "Somewhere in Time", scopriamo che gli Axevyper per questo MCD hanno fatto la scelta coraggiosa - e che personalmente sottoscrivo appieno - di affrontare il Metallo Pesante cantando in italiano.
Certo, non è una novità per gli Axevyper, che già avevano chiuso il loro primo album con "Non E' Finita Qui", ma ora su "Angeli d'Acciaio" questa diventa una costante, con gli Axevyper che addirittura riprendono e trasformano "Heavy Metal Angels (In Metal And Leather)" degli Heavy Load proprio in quella che ne è la titletrack.

La scattante e battagliera "Re della Luce" ha dalla sua un feeling ed un animo spiccatamente ottantiano, mantenuto vivo dalla più epica "Vergine Stygia", mentre "Siamo Sempre Noi", versione alternativa di "Bad Italian Boys", si rivela superiore proprio per il suo testo autobiografico.
Non poteva quindi mancare "Axevyper", musicalmente sempre vicina agli Omen e con liriche inevitabilmente fantasy, perlomeno in questa versione, dato che la collaborazione di Giancarlo Fontani (primo cantante dei Sabotage) trasforma, creando appositamente una nuova linea vocale e testo, questa stessa canzone nella conclusiva "Oltre la Marea", altro bel momento di questo lavoro.
La precedono comunque, prima "Ombre Bianche" (perfetto l'intro con la parole di Albert Einstein), un bel brano serrato e cattivo dai temi post-apocalittici, sullo stile di film come la trilogia di "Mad Max", e la riuscita interpretazione della già citata "Heavy Metal Angels.. ".

Con questo "Angeli d'Acciaio" gli Axevyper fanno un notevole passo in avanti, e mi posso limitare a storcere un po' il naso solo di fronte all'artwork, che al pregio di essere opera dello stesso gruppo (per la precisione di Guido Tiberi) contrappone l'ingenuità del tratto e quella di aver trasformato gli Axevyper in novelli ed italici Cavalieri dello Zodiaco.

Un glorioso omaggio dal Metal al 150° anniversario dell'Unità d'Italia.

Well, its a dirty job but someone's gotta do it
And it's a dirty review but someone's gotta write it ...
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.