Che spettacolo di band.
Queste le prime parole che mi vengono in mente se pensiamo ai
Def Leppard, una istituzione del rock mondiale, che in tantissimi anni di carriera ha partorito degli autentici capolavori, delle pietre miliari, come "
Pyromania" od il fantastico "
Hysteria", accanto a lavori riuscitissimi che risultano "minori" solo nella loro ricchissima discografia ma che avrebbero fatto la fortuna del 90% del resto delle band del globo.
I pochissimi passi falsi del combo inglese, e mi vengono in mente "
X" o "
Slang" ad esempio, non possono oscurare 30 anni di illuminatissima carriera e questo live, il primo ufficiale della loro carriera, non può che rendere omaggio ad una formazione che proprio sopra un palco a nostro avviso riesce a conquistare ed elevarsi ad uno status quasi divino, nonostante l'accuratezza e l'elevato numero di sovraincisioni dei loro studio-albums.
Ovviamente la setlist non può che pescare in abbondanza dai tantissimi classici del passato e sebbene si tratti di un doppio-cd sono logicamente tantissime le hits mancanti all'appello, con delle lacune purtroppo decisamente rilevanti come "
Women", "
Stand Up" o "
Ring of Fire" che lasciano posto alle comunque meritevoli e recenti "
C'Mon C'Mon”, "
Rock On", “
Nine Lives” e “
Bad Actress”, che ci ricordano la qualità di un disco bello e riuscito come l'ultimo "
Songs from the Sparkle Lounge", uscito per la Mercury ormai 3 anni fa.
In chiusura vengono poste, a nostro giudizio erroneamente, tre brani inediti dai titoli "
Undefeated”, “
Kings Of The World” e “
It's All About Believin'” che pur essendo più che godibili vanno a togliere minutaggio importante alla celebrazione del passato della band, che un album live dopo 30 anni di storia dovrebbe fare in maniera prioritaria.
In ogni caso minuzie e vi basterà leggere la tracklist per rendervi conto che questo "
Mirror Ball" è un disco fantastico, adrenalinico, con una registrazione che vi catapulterà nelle prime file di un loro shows, che vi farà cantare, sbracciare, muovere ed agitare come se foste veramente lì.
Che aspettate? Gettatevi nella mischia e ringraziate gli Dèi di averci donato questi cinque signori, anzi sei con l'indimenticavo
Steve Clark, che ci hanno mostrato e ci mostreranno ancora cosa vuol dire suonare costantemente Musica con la M maiuscola.