L'approccio con quest'album è stato divertente: ho inserito il cd nel lettore aspettandomi prima una band EBM, poi industrial; quindi, nel sentire l'attacco dell' opener "
Extincion", dopo due minuti di campionamenti che ancora mi facevano dubitare sul genere, sono rimasta spiazzata.
La direzione intrapresa in fase iniziale incredibilmente subisce una deviazione, abbracciando riff black metal, cui fa da sottofondo una martellante drum machine.
La componente elettronica è peculiarità dell'intera piece, ma nonostante ciò, gli
Human Void propongono principalmente un metal estremo, fresco e coinvolgente.
In certi pezzi aleggia lo spettro dei
The Kovenant di
Animatronic, come nelle tracce "
Coronal Mass Injection" e la seguente "
Self Human Combustion", mentre in altre, come "
Acid Rain" e "
Tugunska", si sentono le influenze degli ultimi
Dødheimsgard e dei
Samael.
Purtroppo, però, anche impegnandomi non riesco a provare la sensazione di gelo post apocalittico che probabilmente la band avrebbe voluto comunicare attraverso il concept. Sarà per via degli inserti elettronici, un po' ingenui, comunque ben inseriti, che in un certo senso affievoliscono l'impatto complessivo.
Ma a parte questa piccola défaillance, che non compromette la più che buona riuscita dell'album, vi consiglio vivamente di procurarvi questo
Era Zero: i pezzi diretti, potenti e marziali vi lasceranno pienamente soddisfatti.
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