Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2011
Durata:37 min.
Etichetta:Grindpromotion Records

Tracklist

  1. COME UNO SNUFF
  2. ESTREME VIE
  3. FALSO SORRISO
  4. SANGUE CHIAMA
  5. CONCUBINO DEL DIAVOLO
  6. DENTRO TE
  7. SOLO UN MOMENTO
  8. NERA RIFLESSIONE
  9. SUINI
  10. BOMB!
  11. CARNI AMARE
  12. FOLLIA?
  13. IL TEATRINO DELLE URLA
  14. NUOVE GENERAZIONI
  15. IMMAGINE CHE NON CONOSCO
  16. STUPRO DELLA RAGIONE

Line up

  • Maurizio: vocals
  • Tiziano: guitar
  • Silvia: bass
  • Marco: drums

Voto medio utenti

La attivissima nonchè in gamba Grindpromotion dopo i CxOxSx ci presenta un'altra validissima proposta veneta, per la precisione stavolta dalla provincia veneziana, rappresentata dagli Snuff Movie After Dinner, una band dal monicker più che esaustivo e che vede al proprio interno membri degli Insane Assholes.

Rispetto ai loro colleghi, in "Immagine Che Non Conosco" troviamo un'impronta sonora più estrema e prettamente metal, di impostazione quasi tendente al death ed al grind più puro, rispetto a quel thrashcore anni '80 di cui abbiamo parlato nell'altra recensione.

Formatisi nel 2008, gli SMAD (sembra un'abbreviazione per smadonnare) giungono a quello che credo sia il loro album d'esordio in piena forma, dato che "Immagine Che Non Conosco" si lascia apprezzare per tutti i 35 minuti e passa (forse troppi) che il disco ci concede, principalmente basato su un velocissimo e violentissimo grindcore, con qualche spazietto dedicato a contaminazioni drone, invero molto azzeccate, citazioni pasoliniane ad introdurre i brani o come break all'interno degli stessi, qualche rallentamento condito da sax e chi ha pensato ai Painkiller alzi la mano!

Pur presentando qualche lieve difetto qua e là, come una produzione non propriamente efficacissima e qualche momento di stanca dovuto ad eccessiva ripetitività, gli Snuff Movie After Dinner senza dubbio sono un valido ensemble che porta avanti con onore il movimento grind italico senza compromessi: un ascolto è d'obbligo per un lavoro che nel proprio genere spazia a 360°, dai primordi del grindcore fino alle cose più moderne, il tutto ben amalgamato e presentato nel modo più giusto.
Bravi.
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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