Con la media di quasi un disco all'anno (ad eccezione del solo 2010), ecco tornare sul mercato discografico gli svedesi
Stonelake, una formazione onestamente di seconda fascia del panorama classic/melodic metal, che sin dal debutto "
Reincarnation" del 2006 ha offerto prestazioni un po' altalenanti, con tanti cali di forma e nessun picco clamoroso nel loro songwriting.
Il nuovo "
Marching on Timeless Tales", il quinto della loro già nutrita discografia, segna un passo importante nella carriera della band: innanzitutto è il primo che esce per una label davvero importante come la
Massacre Records, secondariamente la produzione è migliorata molto, mostrando chitarre molto più spesse ed aggressive in concerto con suoni più chiari e brillanti, e dulcis in fundo la qualità media dei brani si è decisamente alzata, mostrando partiture più valide, più adulte e più convincenti.
Niente per urlare al miracolo, per carità, ma i quattro di Lund hanno saputo trovare la quadratura del cerchio in un classic metal molto melodico, quasi oseremmo dire "class metal", tanto sono cromate e patinate le loro aperture, in netto contrasto con un sound di chitarra come detto piuttosto grasso, che fa da contraltare ad un onnipresente tappeto tastieristico sicuramente importante ma a volte fin troppo invadente.
Inutile sottolineare come in una band del genere sia fondamentale l'importanza della voce ed il buon
Peter Grundström si difende egregiamente, grazie alla sua impostazione roca e carismatica capace anche di acuti notevoli; rispetto agli esordi della band, in cui gli Stonelake erano decisamente più inclini all'hard rock che al metal, senza dubbio l'approccio di Peter al microfono è cambiato ed apprezziamo sinceramente il risultato finale, anche grazie a linee vocali sempre accattivanti e riuscite.
Purtroppo manca ancora il pezzo da 90 e tantomeno il disco "perfetto", ma d'altronde non è che tutti possono comporre dei "
Visions", dei "
Land of the Free", degli "
Ecliptica": c'è spazio per tutti e ben vengano dischi
a anche solamente "carini" come questo "Marching on Timeless Tales" che senza dubbio si lascia ascoltare con grande piacere e semplicità e potrà regalare ai più affezionati a questo genere brani che funzionano, con naturalezza e semplicità.
Nel nostro mondo e nei nostri spazi, c'è sempre un posticino riservato agli Stonelake.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?