Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2011
Durata:58 min.
Etichetta:Napalm Records

Tracklist

  1. AZ'
  2. ARKAIM
  3. BOL'NO MNE
  4. LESHYU
  5. ZAKLATIE
  6. PREDOK
  7. NIKOGDA
  8. TAM ZA TUMANAMI
  9. POTOMOK
  10. SLOVO
  11. ODNA
  12. VO MOIOMO SADOCHKE
  13. STENKA NA STENKU
  14. ZIMUSHKA

Line up

  • Masha "Scream" Arhipova: vocals
  • Ruslan "Kniaz": bass
  • Sergei "Lazar": guitars
  • Vladimir "Volk": wind instruments
  • Vlad "Artist": keyboards, drums

Voto medio utenti

Nella recensione del loro EP Stenka na Stenku avevo previsto che in questo nuovo album ci sarebbe stato più spazio per il ballo e meno per la birra. Beh, devo ammettere candidamenti di essermi sbagliato in pieno! Scordatevi le atmosfere più folk di "Stenka na Stenku" e tornate ad imbracciare birra e martello, perchè qui si pesta pesante!

Gli Arkona sono una delle più belle realtà della scena Pagan/Folk mondiale anche se, seppur già al loro sesto disco, non così famosi e osannati come dovrebbero, a mio modo di vedere.
Per sfondare hanno tutto: grinta, capacità tecnica, spiccato senso della melodia e soprattutto una vocalist donna in grado di far sbiadire le prestazioni dei suoi colleghi uomini più famosi. Anche in questo nuovo lavoro infatti Masha offre una prestazione sopra le righe, tralasciando l'approcio più easy-listening dell'EP e offrendo una dimostrazione di forza e rabbia che mancava da qualche disco.
In generale comunque questo "Slovo" presenta caratteristiche spesso e volentieri affini al Black Metal, anche se la melodia e le radici folk della band non vengono mai trascurate.
Si inizia infatti con la strumentale "Az'", cover del famoso pezzo di Federico Salvat..ah no? Vabbè, rimane il fatto che "Az'" è il modo migliore di introdurci al mondo degli Arkona, cullandoci sulle note di flauti e ottoni salvo spararci in fronte la violenza di "Arkaim", seconda traccia del disco nella quale Masha dimostra tutta la sua potenza, accompagnata degnamente dai suoi fedeli scudieri, oltre che dal coro del Conservatorio Statale di Mosca e dall'Orchestra da Camera del Conservatorio dello Stato di Kazan.
Si continua così lungo tutte le 14 tracce che compongono il disco, dalle più folk come "Leshiy" alle più brutali quali "Bol'no Mne" e in particolare "Nikogda", raggiungendo l'apice nella title track "Slovo", la quale offre all'ascoltatore tutte le peculiarità degli Arkona, elevandosi senza dubbio alcuno a miglior traccia dell'album.

"Slovo" è quindi un ottimo disco, che conferma ancora una volta come gli Arkona possano dire la loro tra mostri sacri come Finntroll, Korpiklaani e Cruachan su tutti. Fatelo vostro, se non volete finire a bruciare nell'Helheimr!
Recensione a cura di Andrea Gandy Perlini

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