Dal poco che conoscevo degli americani
Rwake ho sempre avuto la netta sensazione che la band peccasse molto di personalità e si limitasse a scopiazzare e scimmiottare i
Mastodon, nella speranza che il successo del gruppo di Brent Hinds investisse di riflesso anche loro. Che aspettarsi quindi da questo nuovo
"The Rest"? In realtà il nuovo lavoro degli Rwake mi ha piacevolmente sorpreso, consegnandomi una band che pare aver trovato una propria personalità e sensibilità musicale pur conservando alcuni tratti associabili a Mastodon e Baroness, che è facile cogliere in alcuni sporadici passaggi. La musica degli Rwake si è fatta più complessa, composità, e pur mantenendo una certa ruvidosità anche più ricercata e psichedelica in un crocevia di sludge, stoner e un certo tipo di ambient. Dopo l'intro "Souls Of The Sky" si parte con "It Was Beautiful But Now It's Sour", sicuramente uno dei migliori di "The Rest" che per 12 minuti avanza tra trame desertiche e psichedeliche, riff vorticosi e dal gusto mastodoniano. Ottima anche la seguente "An Invisible Thread", energica e dalle venature progressive che a tratti fanno emergere una certa vane tipica di formazioni come i Baroness, soprattutto per le progressioni di chitarra. Con "The Culling" si cambia registro: un brano intimo, semiacustico che mano a mano acquista forza, ma non quella dei muscoli, bensì quella dell'emozione, per poi esplodere nell'ultima parte in un crescendo tutto a forza Mastodon. Il disco si chiude con un altro highlight, ovvero "Was Only A Dream" che si snoda per ben 14 minuti, un vero saliscendi tra riff desertici e stonerosi e un'attitudine progressivo-psichedelica stordente.
In definitiva, un deciso passo in avanti per i Rwake che pur mantenendo solidi riferimenti al proprio background ed alle proprie influenze riescono finalmente a mostrare una certa personalità.
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