Ennesimo album per gli
Uriah Heep! Questa volta è un live... e che live!
Live in Armenia è il loro quattordicesimo album live e se lo mettiamo insieme ai ventitrè album in studio, alle sedici raccolte e ai 27 singoli otteniamo una discografia impressionante.
Ma lasciando perdere i numeri, che alla fine fanno solo statistica, e andando ad ascoltare l'album si sente il vero spirito del live...
Molto tempo fa, quando gli Uriah Heep erano agli albori della loro carriera, per rinchiudersi in uno studio e lavorare ad un album, ci volevano un contratto con una grossa casa discografica e una fama non certo di "primo pelo". Quindi per registrare un disco molte band approfittavano dei concerti live che durante le loro tournèe, e spesso in festival anche itineranti, venivano registrati.
L'atmosfera che si respira ascoltando "Live In Armenia" è la stessa... quando si dice la classe...!
La registrazione non è priva di quelle piccolissime imperfezioni che si possono sentire nei concerti e trasmette a pieno proprio la vera essenza del concerto live... in pratica uno di quei momenti che non si ripeteranno mai, ma di cui, attraverso il disco, posso facilmente ricordarmi.
Il lavoro, diviso in due CD, inizia con un brano targato 2008 dal titolo "Wake The Sleepers" (quale miglior motto per iniziare un concerto rock in pieno stile old school?), si sviluppa per quasi tutta la durata con altri brani del 2008 intervallati da classici del 1970 (Gypsy) e del 1973 (Stealin') che hanno reso famosi gli Heep in tutto il mondo.
Il secondo CD fa invece l'inverso, parte con una bellissima intenzione vintage: July Morning (1971), per poi spostarsi all'anno successivo (1972) con Easy Livin', brano dell' album che forse più di tutti gli ha portati alla ribalta, Demons & Wizard.
Sunrise dall'album The Magician's Birthday del 1972, Sympathy da Firefly del 1977 e Lady In Black da Salisbury del 1971 chiudono in maniera classica e maestosa il doppio album e il concerto.
Suoni decisamente live, tastiere e Hammond più in evidenza qui che nei normali lavori in studio, chitarre senza freni e batteria che va come un treno in pieno stile Uriah Heep.
Non c'é che dire: "Live in Armenia" non è un lavoro che deluderebbe nemmeno i fans più accaniti... è uscito da pochissimo in due versioni, la prima con due CD e un DVD del concerto e la seconda con l'aggiunta di un doppio vinile (per gli amanti del vintage più assoluto) nel classico formato "apribile" come i vecchi album di una volta!
Assolutamente da avere (almeno per un "vecchietto" come me)!
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