Tre album in 20 anni di carriera sono pochini, anche se il mercato discografico odierno non favorisce certo le band di medio livello, costringendole a faticare non poco per vedere i frutti del proprio lavoro prendere vita e fisicità in un disco. Gli Intense ci riescono nel 2011, peraltro supportati da una label come la
Pure Steel Records, particolarmente attiva nella ricerca e nella promozione di band underground.
La proposta del combo britannico è un classicissimo heavy metal pesantemente ispirato dagli Iced Earth, estremamente moderno per sonorità e attitudine. Il disco è molto buono, anche se un po’ ripetitivo e si caratterizza per una continua ricerca dell’epicità più cara al popolo defender, che tuttavia non sempre si traduce effettivamente in efficaci refrain. Ottimi invece i riff, potenti e trascinanti, così come la prestazione di tutta la band, davvero convincente a cominciare dal singer Sean Hetherington. Di buon livello anche la produzione, che riesce a conferire all’album una potenza sicuramente in grado di regalare un certo impatto a tutti i brani. Tra gli episodi migliori, da segnalare assolutamente
The Elemental ed entrambe le versioni di
Lie.
Insomma, disco un po’ poco personale ma sicuramente meritevole di un ascolto attento da parte di tutti i fan del classic metal: andate a farvi un giro dalle parti degli Intense.
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