Attraverso la pubblicazione del cinque pezzi “The chronicles” i romani
Screaming Banshee si lanciano con entusiasmo nel mare magnum del death metal tricolore.
Cominciamo subito col dire che l’approccio alla materia è di quelli positivi. Il progressive death metal dei Nostri appare di discreta fattura, strutturato con perizia (come una band sono di recente formazione, ma i membri hanno partecipato a diversi progetti nel passato) con un songwriting che riporta sia la scuola americana (Death su tutti, in “Guardians of the tower” echeggia il materiale più recente del compianto Chuck), che quella svedese per quanto riguarda le aperture melodiche.
Buono il riffing della coppia di chitarristi Ficorella/Ornati (da segnalare con l’evidenziatore l’assolo centrale di “One day of swords”) così come è buona la performance del vocalist Alessandro Iacobellis, il cui growl è di quelli comprensibili e non uno semplice sciabordio del lavandino cui spesso siamo costretti a misurarci quando si parla di death metal.
I primi tre pezzi appaiono come i maggiormente strutturati di “The chronicles” ed è su questa strada che gli Screaming Banshee dovranno, a mio parere, continuare perché “oltre al fumo c’è anche l’arrosto”.
La produzione, come spesso accade quando si parla di autoprodotti, lascia intravedere qualche pecca, ma nulla di così pesante da ridimensionare le buone sensazioni che rimangono dopo l’ascolto.
Di recente la band ha stretto una collaborazione con la Axiis Music. Si spera quindi che ciò porti a qualcosa di più di un EP nel prossimo futuro dando la possibilità alla band capitolina di allargare la cerchia dei propri estimatori.
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