Copertina 6

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2011
Durata:26 min.
Etichetta:Napalm Records

Tracklist

  1. MARIA MAGDALENA
  2. MELANCHOLIA
  3. CHANGE OF TIDES
  4. DISTANT SHORES
  5. LAST SHUT OF YOUR EYES
  6. BEYOND HORIZON - THE POEM PT. II

Line up

  • Maxi Nil: vocals
  • Mario Plank: vocals
  • Wener Fiedler: guitars
  • Chris Tian: guitars
  • Martin Harb: keyboards
  • Thomas Caser: drums

Voto medio utenti

Persi di vista dopo il loro album d'esordio, "Eternal Endless Infinity", incrocio nuovamente la strada degli austriaci Visions of Atlantis giusto in occasione di un nuovo EP, che segue a ruota il loro quarto album, "Delta".

A distanza di nove anni ritrovo una formazione ormai profondamente rinnovata nelle proprie fila, anche se questa trasformazione non ne ha stravolto il percorso musicale, che resta un Symphonic Power Metal aggraziato da un taglio accattivante e quasi pop.

Non stupisce quindi vedere che il brano trainante - tanto da essere scelto anche come titolo - di questo EP, è la cover di un noto hit ottantiano, portato al successo da tale Sandra.
Peccato che, anche nella sua versione originale, ho sempre ritenuto questo pezzo musicalmente inconcludente e giocato solo sul refrain, difficile quindi che l'interpretazione dei Visions Of Atlantis possa farmi cambiare idea... e, infatti, "Maria Magdalena" scorre via senza colpo ferire.
Ottengono qualche consenso in più le atmosfere dark di "Melancholia", accostabile agli Evergrey ed in parte ai Savatage, seguita da altre due nuove composizioni, "Change of Tides", più veloce ed immediata, e la sinuosa "Distant Shores", che si lasciano ascoltare ma poco più.
Con "Last Shut of Your Eyes" i Visions Of Atlantis coverizzano se stessi, una bella ballad energica che era già stata proposta su "Cast Away" (ma lì cantava ancora Nicole Bogner), infine, si chiude all'insegna della melodia con l'inedita "Beyond Horizon - The Poem Pt. II" (la prima parte, "The Poem", aveva trovato spazio su "Trinity"), totalmente focalizzata sul duetto tra Maxi Nil e Mario Plank.

E' indubbio che, nel 2011, i Visions Of Atlantis appaiano indubbiamente migliorati, nel sound, nel songwriting e soprattutto a livello di voce maschile, con un Mario Plank nettamente più a suo agio di chi lo ha preceduto, ma non per questo "Maria Magdalena", un'uscita peraltro interlocutoria, merita più di una sufficienza striminzita.

Well, its a dirty job but someone's gotta do it
And it's a dirty review but someone's gotta write it ...
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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