Niente, non ci siamo proprio. La Nuclear Blast fa proprio fatica a mettere sotto contratto una band metalcore che non sia la mediocre o brutta copia degli altri mille gruppi che saturano il genere. Ci hanno provato, riuscendoci a metà, coi conterranei
Tasters, hanno fallito coi
Texas In July e coi
We Came as Romans, perseverano nel fallimento con questi
Like Moths to Flames (tra l'altro, ma qualche nome un po' più corto no? Siamo in un film della Wertmuller?).
Chiariamoci, in se non è che
"When We Don't Exist" faccia così schifo. Il problema è che è talmente insipido, già sentito, noioso che dopo mezzo giro nello stereo ha già raccontato tutta la sua storia. Inutile un secondo ascolto, se non per volersi male.
Poi parliamoci chiaro, va bene che l'abito non fa il monaco, ma li avete visti? Sembrano usciti da un remake di una puntata di Big Bang Theory, e non esagero.
Unica nota positiva del gruppo è il batterista, che martella come un matto dall'inizio alla fine, spesso anche inanellando qualche soluzione tecnica non indifferente. Peccato che il resto della band non gli giri attorno con dovuta perizia, sciorinando cliché cari al genere, scopiazzandoli (male) e non aggiungendoci un briciolo di personalità.
Abbiamo a che fare quindi con un album trascurabilissimo, evitabilissimo, noiosissimo.
"When We Don't Exist"..da prendere in parola.
Quoth the Raven, Nevermore..
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