Difficile recensire un gruppo come gli
Opera IX senza dire qualcosa che non sia gia stata detta.
Tanta e tale è l'importanza dell'act piemontese nel panorama estremo italiano ed internazione che è impossibile non ripetersi trattando dei loro lavori.
"Strix - Maledictae in Aeternum" segue a ben sette anni di distanza il precedente "
Anphisbena" e ci offre la "consueta" miscela di musica occulta e stregonesca della quale il gruppo di
Ossian e soci è ormai maestro indiscusso.
Il lavoro è strutturato in brani lunghi ed articolati all'interno dei quali uno spirito epico ed oscuro accompagna l'evolversi delle strutture sonore in un contorto procedere di vortici sonori.
Gli
Opera IX hanno molto insistito, in questa occasione, sui tempi cadenzati, prediligendo l'atmosfera all'impatto e, sebbene accelerazioni brucianti non manchino, anche nelle parti più veloci è sempre l'atmosfera, molto elegante quanto malata, ad essere protagonista. Probabilmente la cura ossessiva per i dettagli fa perdere ai pezzi in impatto e quindi risulta essere difficile considerare
"Strix - Maledictae in Aeternum" un disco di "semplice" black metal: piuttosto sarebbe meglio considerarlo un'opera di musica nera, dannatamente avvolgente e sinistra nella quale gli intermezzi ritualistici risultano essere particolarmente efficaci.
In questo nuovo lavoro gli Opera IX si erano riproposti di offrirci
"un viaggio peccaminoso nei più oscuri e macabri desideri dell’uomo”, come recita la bio, ed in effetti si può parlare di un viaggio che è una discesa nei recessi più oscuri delle nostre menti all'interno dei quali è facile smarrire la visione della luce.
L'oscurità, quindi, permea fieramente le note che prorompono dal disco e nell'oscurità ci sprofondano gli intrecci tra le chitarre e le tastiere, fortemente evocative, che costituiscono l'ossatura dei brani.
Un feeling notturno e gelifdo emerge dagli oltre 70 minuti di musica di
"Strix - Maledictae in Aeternum" ed è la notte il momento giusto per ascoltare una proposta del genere.
Certamente non siamo di fronte al migliore lavoro degli
Opera IX nè questo cd è scevro da imperfezioni, ma, sicuramente, siamo di fronte a musica di qualità e spessore che vi consiglio caldamente di ascoltare.
Perdetevi in un viaggio senza ritorno.
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