Opera IX - Strix - Maledictae in Aeternum

Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2012
Durata:69 min.
Etichetta:Agonia Records

Tracklist

  1. STRIX THE PROLOGUE (INTRO)
  2. 1313 (ERADICATE THE FALSE IDOLS)
  3. DEAD TREE BALLAD
  4. VOX IN RAMA (PART 1)
  5. VOX IN RAMA (PART 2)
  6. MANDRAGORA
  7. EYES IN THE WELL
  8. EARTH AND FIRE
  9. ECATE -THE RITUAL (INTRO)
  10. ECATE
  11. NEMUS TEMPORA MALEFICARUM
  12. HISTORIA NOCTURNA

Line up

  • Ossian: Guitars
  • Vlad: Bass
  • Dalamar: Drums
  • M.: Vocals

Voto medio utenti

Difficile recensire un gruppo come gli Opera IX senza dire qualcosa che non sia gia stata detta.
Tanta e tale è l'importanza dell'act piemontese nel panorama estremo italiano ed internazione che è impossibile non ripetersi trattando dei loro lavori.
"Strix - Maledictae in Aeternum" segue a ben sette anni di distanza il precedente "Anphisbena" e ci offre la "consueta" miscela di musica occulta e stregonesca della quale il gruppo di Ossian e soci è ormai maestro indiscusso.
Il lavoro è strutturato in brani lunghi ed articolati all'interno dei quali uno spirito epico ed oscuro accompagna l'evolversi delle strutture sonore in un contorto procedere di vortici sonori.
Gli Opera IX hanno molto insistito, in questa occasione, sui tempi cadenzati, prediligendo l'atmosfera all'impatto e, sebbene accelerazioni brucianti non manchino, anche nelle parti più veloci è sempre l'atmosfera, molto elegante quanto malata, ad essere protagonista. Probabilmente la cura ossessiva per i dettagli fa perdere ai pezzi in impatto e quindi risulta essere difficile considerare "Strix - Maledictae in Aeternum" un disco di "semplice" black metal: piuttosto sarebbe meglio considerarlo un'opera di musica nera, dannatamente avvolgente e sinistra nella quale gli intermezzi ritualistici risultano essere particolarmente efficaci.
In questo nuovo lavoro gli Opera IX si erano riproposti di offrirci "un viaggio peccaminoso nei più oscuri e macabri desideri dell’uomo”, come recita la bio, ed in effetti si può parlare di un viaggio che è una discesa nei recessi più oscuri delle nostre menti all'interno dei quali è facile smarrire la visione della luce.
L'oscurità, quindi, permea fieramente le note che prorompono dal disco e nell'oscurità ci sprofondano gli intrecci tra le chitarre e le tastiere, fortemente evocative, che costituiscono l'ossatura dei brani.
Un feeling notturno e gelifdo emerge dagli oltre 70 minuti di musica di "Strix - Maledictae in Aeternum" ed è la notte il momento giusto per ascoltare una proposta del genere.
Certamente non siamo di fronte al migliore lavoro degli Opera IX nè questo cd è scevro da imperfezioni, ma, sicuramente, siamo di fronte a musica di qualità e spessore che vi consiglio caldamente di ascoltare.
Perdetevi in un viaggio senza ritorno.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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