A Matt Widener piace tenersi occupato. Le esperienze nei Citizen e nei Cretin non devono averlo soddisfatto abbastanza tanto che ha messo in piedi i
Liberteer, nuovo progetto grindcore dalle forti connotazioni anarchiche.
“Better to die on your feet than live on your knees” si apre con i fiati dell’intro “The falcon cannot hear the falconer”e saranno proprio gli ottoni a costituire la piacevole variante di quest’album costruito su solide basi death/grind che rimandano alla mente i seminali Napalm Death senza però dimenticare in un angolo le derivazioni di matrice hardcore.
Bisogna dire altresì che Widener non si limita a scopiazzare e ci mette abbondantemente del suo rendendo “Better…” un lavoro dinamico ed interessante, ma soprattutto compatto e senza sbavature.
Le partiture marziali di cui sopra non si limitano ad essere delle mere aperture nel songwriting, donano al cd un tono beffardo e sprezzante che ben si rapporta alle tematiche politicizzate dei testi. Oltre che a costituire un efficace divertissement che contribuisce a distinguere questo cd dalle più recenti uscite del settore.
Un amante del grind non opporrà molta resistenza nel farsi conquistare da “Better…”.
Da parte mia rinnovo i complimenti alla Relapse, sempre attenta nel valorizzare i prodotti che meritano davvero.
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