Le prime quattro tracce di questo “New Noise Attack MMXI”, compilation di bands della Earache Records, mi ha spiazzato notevolmente. Ho creduto che avessero sbagliato a inviarmi promo, visto che l’etichetta inglese è stata colei che portato la musica estrema all’attenzione generale.
Il disco infila una serie di canzoni heavy, aor, rock oriented, con gli Hour Of 13 che fanno il verso a Ozzy Osbourne e l’accoppiata Enforcer/White Wizzard che omaggia il vecchio rock/metal di James Dio, Judas Priest e Motley Crue.
Per fortuna che arrivano i Soulless e i The Browning, ottima la loro “Standing On The Edge”, a riportare il disco su coordinate estreme.
Tutto ciò per aprire una parentesi. Nulla di male se un’etichetta si apre a generi diversi rispetto a quelli che l’hanno consacrata, d’altronde già la Roadrunner si è abbondantemente sputtanata, però fa un certo effetto. I tempi di Napalm Death, Carcass e Morbid Angel non torneranno più e Digby Pearson deve pur mandare avanti la baracca. E pensare che non è la prima vola che l’etichetta si apre a nuove influenze. Già a cavallo del nuovo millennio aveva sperimentato nuove bands, con relativa compilation (denominata profeticamente “Next Gen”). C’è anche da dire che allora, l’idea, non solo aveva più senso (il metal si apriva alle influenze moderniste), ma le band avevano un altro spessore, e parlo di gente come Misery Loves Co. e Pulkas.
Ad ogni modo questo “New Noise Attack MMXI” ci mostra che la Earache ha ancora voglia di tenere fede al proprio moniker, facendovi sanguinare le orecchie con il grind dei Wormrot e il deathcore schizoide degli ottimi Cerebral Bore.
In generale la compilation fila via in maniera abbastanza liscia e offre uno spaccato abbastanza esaustivo sullo stato attuale e sulla direzione futura dell’etichetta.
Purtroppo, e mi duole dirlo, il magone per i tempi che furono prende il sopravvento, perché non si vedono all’orizzonte bands all’altezza dei pregressi fasti.