Anche, persino, il Libano risponde presente alla chiamata alle armi del metal (estremo).
Questi
Kaoteon arrivano al debutto dopo oltre dieci anni di gavetta, durante i quali hanno pubblicato tre demo.
L’etichetta francese
Osmose ha deciso di puntare su di loro, permettendogli di pubblicare il presente “
Veni Vidi Vomui”, disco di efferato e ferale black/death metal.
Sia chiaro che non sto parlando del cosiddetto blackened death metal, in quanto in questo disco le componenti black e death sono chiaramente riconoscibili nella loro forma più pura. Pensate agli
Immortal che si fondono con i
Morbid Angel, oppure i
Gorgoroth che incontrano gli
Immolation.
La violenza sonora è profusa in dosi massicce, la band non ha alcuna intenzione di deporre, che ne so, per tre secondi tre, le armi. Vuole produrre un fottuto e vetriolico massacro sonoro.
Sebbene l’innovatività latiti, non possiamo non apprezzare, noi amanti dell’estremo che più estremo non si può, la pioggia di blast beats, le chitarre che ‘grindano’, la velocità folle della sezione ritmica, le vocals sapientemente bilanciate tra ultra growls e acidissimi screams, di pezzi come “Wa
rtimes”, “
Anthem Of The Dead” e la conclusiva “
To Purge One’s Self”.
C’è davvero poco altro da dire se non che questo “
Veni Vidi Vomui” è una vera e propria dichiarazione di guerra e che i
Kaoteon ci stanno dentro alla grande.
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