I
The Moor sono una band veneziana, costituita praticamente da tre membri di quelli che furono i
Bleed in Vain, death metal act nostrano di belle speranze. Da lì, nel 2009, parte questo nuovo progetto, partorito dal vocalist/chitarrista
Enrico Longhin e dal chitarrista
Davide Carraro, che dopo aver registrato il demo omonimo nel 2010, incorporano tra le loro fila l’ex compagno
Massimo Cocchetto al basso ed
Alberto Businari alla batteria. La storia ci racconta poi come di questo demo si sia impadronita nei mesi scorsi la Lion Music, che ha deciso di mettere sotto contratto i ragazzi, ristampare e lanciare questo mini cd, e creare le aspettative per il full length, previsto per la fine dell’anno. E sì che parlare di ‘demo’ è fuori luogo e riduttivo, quando ti trovi di fronte ad un EP mixato/masterizzato ai Fredman Studios da Fredrik Nordstrom ed Henrik Udd (In Flames, Opeth, Dimmu Borgir, ecc.). Le cinque tracce qui presenti, insomma, ci consegnano una band interessante, definita
progressive metal dalla label, ma in realtà tendente ad incorporare molte delle dissonanze più moderne del metal, dal metalcore al power/prog, passando per strutture più classiche ma mantenendo un cantato potente e molto versatile. Sicuramente particolare la traccia n° 3, “
Antikythera”, in cui sembra che dietro al microfono ci sia Lemmy in persona! Malinconica e rarefatta la autobiografica “
Venice”, ma è con i pezzi più sodi e cazzuti, vedi l’opener “
Covered”, che i The Moor esprimono tutto il loro potenziale.
Insomma, qui ci sono tutte le carte in regola per creare un bel prodottino. Aspetto di sentirli sulla lunga distanza, e nel frattempo un in bocca al lupo grosso così per i The Moor.
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