Cercare da questo disco delle note di originalità sarebbe un approccio del tutto errato al suo ascolto ma se il vostro orecchio è gia avvezzo alle lezioni sonore di Chuck Berry allora potrete affrontare “Get Born” con estrema tranquillità e sicuramente molti suoi episodi non mancheranno di esaltarvi. L’esordio degli Australiani Jet, infatti, si caratterizza per la maniacale passione verso il garage sound: fortissime sono le influenze di band con Who e Beatles ed in generale tutto il lavoro sembra essere stato teltrasportato nel nuovo millennio direttamente dal 1969. Registrazioni, arrangiamenti, testi ed artwork fanno quasi venire il dubbio che il tutto sia stato ideato da John Lennon o Paul Mc Cartney e probabilmente la pecca maggiore di questo lavoro è proprio questa: tutto ricorda qualche altra cosa! Chiariamoci però, pezzi come “Last Chance” o “Are you gonna be my girl” sono delle radio edit di tutto rispetto ma man mano che il disco procede aumentano gli “Yeah” e diminuisce la “sostanza” compositiva tanto che da semplici ispirazioni si potrebbe quasi ipotizzare una mancanza di personalità. Per concludere: disco sicuramente interessante e a tratti avvincente ma, a mio avviso, destinato ad essere messo da parte dopo poco tempo … però a pensarci bene fu lo stesso McCartney a dire che un bravo musicista deve trasmettere emozioni anche con canzoni di due accordi. Allora non resta che da dire: “Take it easy!”
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