Cambio di frontman, ehm, di frontwoman per i tedeschi Flowing Tears; infatti la nuova singer Helen prende il posto di Stefanie (uscita dalla band per concentrarsi sulla sua vita privata), aprendo una nuova era per i ragazzi di Saarbrucken. Che questa era sia più o meno nebbiosa, questo è ancora da appurare e solo in futuro si potrà capire ciò, in quanto risulta palese che questo 'Razorbliss' rappresenta un dischetto di passaggio, di transizione verso una nuova pelle ed un approccio musicale diverso. Se con il precedente 'Serpentine' la band era fortemente radicata al classico sound Gothic Metal, con il qui presente dischetto si ha uno spostamento netto verso sonorità più Dark Rock, con diversi innesti elettronici melodici molto vicini al concetto sintetico del Pop anni '80 e, soprattutto, come già evidenziato, condotte da una voce diversa... il che vuol dire parecchio, soprattutto perché la scelta è ricaduta su una cantante dal timbro e dal modo di cantare molto lontano da quello che fino ad un album fa eravamo abituati a sentire. La rossa signorina Vogt possiede una voce dal timbro vocale cupo, con una limitata estensione vocale, discretamente sensuale, ma che comunque viene utilizzata con una interpretazione personale, più vicina al Pop Hard Rock svedese di metà anni novanta che alle classiche figure delle singer dotate di ugola cristallina... e questo sicuramente è un bene per i Flowing Tears che riescono in qualche modo ad evitare il calderone delle band fotocopia l'una dell'altra. Un dischetto onesto, coraggioso anche se ancora troppo pieno di interrogativi. Sono sicuro che con il prossimo lavoro questi ragazzi avranno l'amalgama giusta per creare un ottimo prodotto. Per il momento, questo cambio di pelle porta solo alla sufficienza.
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