Copertina 8

Info

Anno di uscita:2007
Durata:non disponibile
Etichetta:Nuclear Blast
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. MEINE SEELE BRENNT
  2. PUPPENSPIELER
  3. AUF KIEL
  4. UMBRA
  5. VOODOO
  6. WEHE STUNDE
  7. DIE TROMMEL
  8. UNENTDECKTES LAND
  9. HOHELIED
  10. CANTICUM SATANAE
  11. TANZ AUF DEM VULKAN
  12. FATUM
  13. IN DER STILLE

Line up

  • Bodenski: vocals, acoustic guitar, guitar
  • Eric Fish: vocals, bagpipes, shawm, recorder
  • Ingo Hampf: guitars
  • Simon: vocals, acoustic guitar
  • Sugar Ray Runge: bass
  • Simon Michael: drums
  • Frau Schmitt: violin

Voto medio utenti

E' dal 1994 che i Subway To Sally riescono a sfornare album sempre all'altezza della situazione, al passo coi tempi e soprattutto tutti dotati di un trademark delineato e ben marcato.
Una delle band che ha avuto la funzione di precursore del mix Folk, Musica Medievale e Hard Rock, oggi torna con COLOR=red]'Bastard'[/COLOR], un album dal suono moderno ed accattivante.
La base è rimasta sempre quella, ovviamente...ancora una volta un garbato e morbido mix tra strumenti del tempo e chitarre rocciose, l'immancabile violino ed il classico cantato in lingua madre teutonica.
Nel 2007 i Subway To Sally, pur mantenendo fresca la propria proposta musicale sembrano strizzare un pochetto l'occhio ai grandiosi Rammstein, riuscendo ad innestare qualche elemento più heavy, quadrando maggiormente il mood delle singole songs. Ma non capite male, i STS non sono certamente una copia della band di Lindemann (anche se le influenze sull’opener 'Meine Seele Brennt', Puppenspieler’ e ‘Voodoo’sono abbastanza innegabili, ma questa è un altra storia), ma piuttosto sono una band con un proprio DNA che si è rimessa in gioco, elevando il proprio sound ad un altro livello, mantenendo inalterata quella vena bizzarra, lievemente teatrale e folk addicted da sempre presente sulla propria pelle.
Tutte le songs sono veramente ben costruite, arrangiate e suonate, e sono tutte dotate della giusta dose di melodia e ruvidezza, in grado di smuovere l'interesse dell'ascoltatore.
Immancabile, come detto, il violino che garantisce sempre quel sapore dei secoli che furono e che spesso dona quel quid in più ad ogni singola traccia.
Altamente consigliato…un perfetto ibrido tra Gothic, Industrial made in Germany - e perchè no - Pop.
NB:
Un paio di ascolti vi saranno necessari per entrare nel mood di 'Bastard' (anche se lungi da me dire che questo è un dischetto difficile - anzi, proprio il contrario!), per non cadere nel tranello di pensarlo come disco troppo morbido, mentre forse molti di più ve ne serviranno per toglierlo dal vostro lettore cd!
Recensione a cura di Massimo 'Whora' Pirazzoli

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