Questo è uno di quei dischi che mi fanno perdere ogni parvenza di analisi critica.
Nulla di nuovo... ma servito con gusto.
Accept, Judas Priest, Scorpions, W.A.S.P., Hammerfall, Warlock, Freedom Call, Dream Evil... ecco cosa ci trovo nei
Battle Beast.
E potrei continuare per tutti i tre quarti d'ora della durata di "Steel" - un titolo una garanzia - citando per ogni singolo brano almeno due o tre gruppi diversi, tanto che dopo l'acronimo R.W.O.H.M. (Revival Wave of Heavy Metal) mi spingerei a coniare anche un nuovo genere: il
Minipimer Metal.
Eppure, "Steel" resta uno degli album più trascinanti e stuzzicanti tra tutti quelli che ho ascoltato in questo primo scorcio del 2012.
I Battle Beast sono una giovane formazione finlandese formata solo nel 2008, giunta ora al contratto worldwide con la Nuclear Blast (in realtà "Steel" era già uscito, per quanto limitatamente ai confini nati, nell'Aprile del 2011 per la Hype Records), dopo l'importante vittoria al W.O.A. Metal Battle del 2010 e fronteggiata dalla grintosa vocalist Nitte Valo, anche se il resto della band le da un bel supporto vocale, nelle parti soliste maschili ed a livello di cori.
Le canzoni veloci sono ficcanti e grintose il giusto (la speedy "Justice and Metal" tra le più riuscite), i mid tempo potenti ed accattivanti quanto basta (la titletrack o "Die-Hard Warrior" lo testimoniano ampiamente), pure il lento d'ordinanza, "Savage And Saint", si lascia ascoltare con piacere, e non
toppano nemmeno quando arrischiano un approccio più epico e sinfonico ("The Band of the Hawk" e "Iron Hand").
Shake the world with metal
Shake the world with steel
Shake the world with Heavy Metal Gods
PS: dato che saranno proprio i Battle Beast gli special guest dei Nightwish nel corso dell'Imaginaerum World Tour, potremo testare loro il polso anche dal vivo.
Well, it's a dirty job but someone's gotta do it
And it's a dirty review but someone's gotta write it ...
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