Che mazzata 'sto disco! I
Seven Ends prendono vita in Olanda nel 2007 dalle menti del chitarrista
Ricardo Carta, del cantante
Jan Bieseman e del batterista
Cor Niessen e dopo una demo ed un ep, giungono al contratto con la Massacre che dà alle stampe il debutto “
To the Worms”.
Si definiscono “
Modern Thrash band” e la definizione è tutt'altro che errata. Il quintetto olandese fa della velocità e della violenza, mista ad una azzeccatissima vena melodica, le loro armi migliori.
Le chitarre suonate da
Ricardo e
Leon uniscono i classici riff à la
Slayer con passaggi più moderni, quasi deathcore, su tracce come “
Cadaver Throne” o la titletrack. L'influenza dei migliori
Testament “The Gathering-era” aleggia su tutto il disco, specialmente nei passaggi più melodici (vedi “
A World in Darkness”, uno dei brani migliori dell'album).
L'aggiunta di furiose e improvvise accelerate hardcore (l'opener “
Deathmachine”) a ritornelli che restano piantati in testa sin dal primo ascolto, il tutto eseguito con un groove talmente accattivante e coinvolgente da provocare improvvisi e continuativi attacchi di headbanging, mantengono questo debutto su livelli altissimi per tutti e 9 i brani che lo compongono. Ottima la prova del singer
Jan, con un eccellente growl che rincara la devastante dose di violenza di questo disco.
Mastering e mixaggio sono nelle mani di
Andy Classen, nome che è sempre di più sinonimo di garanzia e qualità.
I
Seven Ends non inventano nulla di nuovo, ma quello che suonano, lo suonano stramaledettamente bene. Consigliato a tutti.
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