Avrei dovuto capirlo subito, dalla primissima occhiata alla copertina del loro autointitolato album d'esordio, che i
For The Imperium non sarebbero stati una formazione facile da recensire e nemmeno da ascoltare.
Già, come il colorato ed
improbabile artwork, anche le canzoni di questo quartetto finlandese non sembrano aver chissà quale filo logico, e vi troviamo, a dover convivere magari pure un po' a forza, influenze, spunti e passaggi musicali variegati e ben diversi tra loro.
I For The Imperium probabilmente non hanno alcuna intenzione di passare per banali e canonici, pertanto per realizzare canzoni come "Until the End", "DieDead" o "Elisa", si sbattono tra Faith No More, White Zombie, Roxy Music, Mr. Bungle, ambizioni da soundtrack, Hardcore, escursioni in lungo ed in largo nell'intero caleidoscopio del Metal e chissà che altro.
Così mutevoli che sembra impossibile trovare altri punti di contatti tra il passo marziale, industriale e cattivo di "California Girl" (accostabile a certe cose di Rob Zombie) con la stralunata e melensa "Hero", che non siano la voglia di svariare, e probabilmente di stupire
tout court.
Non per nulla trai brani più riusciti ci sono quelli meno arzigogolati e sperimentali, come "Working Class Heroine" (un bel lavoro di chitarra), la successiva "Pike River", per larga parte pure urlata in faccia all'ascoltatore, e la conclusiva "Seek for Help", probabilmente l'episodio più
concreto dell'album.
Saranno pure bravi, ma qui si rivelano un po' pretenziosi... sicuramente dispersivi.
Well, it's a dirty job but someone's gotta do it
And it's a dirty review but someone's gotta write it ...
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?