Copertina 7

Info

Anno di uscita:2011
Durata:non disponibile
Etichetta:Rage In Eden

Tracklist

  1. IUSTITIA
  2. POWER AUTHORITY
  3. ARTES LIBERALES I
  4. EMISSARIES OF LIGHT
  5. FORLORN HOPE
  6. ABSOLUTION
  7. OUR PENANCE
  8. INTERREGNUM
  9. SUPERIORITY COMPLEX
  10. TRIBUNAL
  11. PRICE OF HESITATION
  12. HOMELESS MONARCHY
  13. ROYAL PROMISE
  14. GOLIATH'S REVENGE

Line up

  • Łukasz Maj: All Instruments

Voto medio utenti

Dopo "Paroxysm" dei francesi Auswalht, torno a parlarvi della Rage in Eden Records grazie al quarto lavoro dei Sect intitolato "Auctoritas".
Dietro al monicker si cela in realtà un solo artista, il polacco Lukasz Maj, che si cimenta nell'interessante esperimento di comporre musica neoclassica con il solo ausilio dei sintetizzatori, senza ricorrere, dunque, a nessun strumento tradizionale.
"Auctoritas" è dunque un album da inserirsi nel filone ambient/neoclassico ed ha un taglio "militare" che lo caratterizza fortemente insieme con le orchestrazioni magniloquenti ed ampollose frutto di un grande lavoro in fase di arrangiamento dei 14 brani dell'opera.
Il risultato dello sforzo dei Sect è quello di produrre una musica oscura, certamente fiera ed originale, che ha, tuttavia, il difetto di essere troppo lunga.
I brani sono, infatti, abbastanza omogenei ed avrebbero certamente tratto giovamento da una lunghezza inferiore. Al di là di questo difetto, comunque da considerare, bisogna riconoscere al nostro l'abilità di saper disegnare atmosfere e paesaggi interessanti che sarebbero uno sfondo perfetto per un esercito in ritirata o per una parata militare vista con occhio di derisione. Dall'ascolto dell'album emerge, infatti, il desiderio dell'artista quasi di deridere l'autorità, di darne una visione non imponente, quanto piuttosto di piccolezza: è in questo senso che vanno interpretate, a mio avviso, certe soluzioni sghembe e schizofreniche che si alternano alle partiture sinfoniche onnipresenti.
"Auctoritas" è un album coraggioso. Un album che ha, come ricordato, una eccessiva lunghezza e pretenziosità, ma che è in grado di dare una visione estremamente personale del neoclassico che qui viene destrutturato e reinterpretato in un'ottica fredda ed asettica tipica dei sintetizzatori di scuola industrial.
"Auctoritas" è, in ultimo, un disco da ascoltatore, soprattutto per coloro i quali siano alla ricerca di una musica oscura ma capace anche di essere folle nella sua ricercatezza.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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