Ma tu guarda che sorpresa, in questa uggiosa domenica di maggio… Domani compio gli anni (tanti), e la depressione già mi attanagliava, quando ecco spuntare i francesi
Nightmare, che finalmente mi piazzano lì un gran bel dischetto di power metal, ormai lontano dagli esordi patinati dei galletti. E mi tocca interrompere la sequela di ‘6’ collezionati dai Nightmare sulle pagine di metal.it!
Il sound dei Nightmare è ormai una copia (quasi) spudorata degli ultimi Iced Earth, ma non vi nascondo che il lavoro fatto su questo “
The Burden of God” (anche lì, titolo molto vicino ad una creatura di Shaffer…) è molto buono, soprattutto in fase di songwriting.
Un’intro molto lunga e decisamente bella, e poi la doppietta iniziale “
Sunrise in Hell” / “
The Burden of God” settano subito il mood di un album che si manterrà di buona qualità senza particolari cali di tensione, anche nei rocciosi mid tempos, come la potente “
Final Outcome”, in cui spiccano le atmosfere epiche e drammatiche tanto care ai nostri. Il vero punto di forza dei Nightmare targati 2012 è per me, oltre ad una produzione moderna, la prova vocale di Joe Amore, dotato di una voce potente, acuta e rauca, che finalmente può veleggiare su composizioni ben scritte e ben suonate. Non sarà l’album del millennio, ma “The Burden of God” è un disco di moderno power metal molto piacevole e gustoso. E pensare che i Nightmare sono in giro dal 1979, 33 anni di carriera… Complimenti, non sono poi tante le bands a poter vantare margini di crescita dopo così tanto tempo. Ascolto consigliatissimo, acquisto come sempre demandato al vostro portafogli.
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