Mi ritrovo a parlare di questo
"Seven", che è il quarto demo dei toscani
Narkhan, con moltissimo ritardo dato che i ragazzi della band hanno rilasciato l'album nel 2009, anche se qui in redazione è arrivato solo adesso permettendomi di presentarvi il gruppo, di conseguenza, con anni di ritardo.
I
Narkhan si inseriscono nell'affollatissimo settore musicale compreso tra il
Death Metal ed il
Metalcore e lo fanno, in questo caso, con un prodotto molto curato poichè ben suonato, ben prodotto e ben confezionato.
I "meriti", tuttavia, si limitano a questo.
"Seven", infatti, non ha le qualità per emergere dal marasma delle uscite simili e sebbene i pezzi siano fatti bene e sebbene il gruppo ce la metta tutta, non vedo nel lavoro quel "quid" che lo possa far preferire ad altre uscite dello stesso ambito.
Intediamoci bene: i
Narkhan suonano aggressivi, mescolano bene le loro influenze che vanno dagli
In Flames al
Thrash, passando per un riffing vicino, in certi passaggi, ai
Meshuggah e condendo tutto con un prestazione vocale che alterna momenti distorti ad altri più melodici come da manuale del moderno metalcore, ma i nostri non hanno, lo ripeto, l'idea vincente che possa far trovare loro un contratto discografico.
Certo, ci sono tante band accassate presso varie etichette senza avere la metà della bravura dei livornesi, ma, si sa, la vita è ingiusta ed in un mondo perfetto metà, se non di più, delle band che incidono al giono d'oggi dovrebbero andare nelle pianure del foggiano a raccogliere pomodori, ma non sono io che decido e non posso esaltare questo
"Seven" che altro non è se non un prodotto, discreto, ma come tanti.
Speriamo nel futuro.
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