Copertina

Info

Anno di uscita:2012
Durata:49 min.
Etichetta:AFM
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. THE INDUSTRIALIST
  2. RECHARGER
  3. NEW MESSIAH
  4. GOD EATER
  5. DEPRAVED MIND MURDER
  6. VIRUS OF FAITH
  7. DIFFERENCE ENGINE
  8. DISSEMBLE
  9. RELIGION IS FLAWED BECAUSE MAN IS FLAWED
  10. HUMAN AUGMENTATION

Line up

  • Dino Cazares: guitars
  • Burton C. Bell: vocals
  • Matt DeVries: bass
  • Mike Heller: drums

Voto medio utenti

Inserito il 04 giu 2012 alle 09:57

Le parti di batterie dovrebbero essere programmate su drum machine su quest'album... Il voto mi lascia un po' perplesso, l'album devo ancora ascoltarlo, però il recensore mi è parso un pelino prevenuto...

(Modificato il 04 giu 2012 alle 09:58)
Inserito il 04 giu 2012 alle 11:59

prevenuto? ma se li amo!

Inserito il 04 giu 2012 alle 15:44

Io un voto in più glielo darei, anche se è vero che quasi tutte le canzoni hanno lo stesso riff che si ripete. Magari lo si ascolta volentieri una, due volte, poi magari alla terza già stanca quest'album. Peccato, perchè Mechanize mi era piaciuto parecchio.

Inserito il 04 giu 2012 alle 15:49

...e per quanto mi riguarda Digimortal non è una superciofeca, anzi. Le prime 5 canzoni e Acres of Skin sono da urlo! Meno le altre.

Inserito il 04 giu 2012 alle 16:20

Recensione di Industrialist più coerente che abbia letto. E' un gruppo che ho amato visceralmente e che tutt'ora mi fa battere il cuore, tuttavia apprezzo il coraggio (forse proprio perchè Graz dice di amarli) di recensire Industrialist per quello che è: buon disco, che però se si paragona già a Mechanize, svela tutta la sua debolezza e il non essere all'altezza di un nome. Mi ha richiamatoi alla memoria quel brutto effetto chemi fu servito anche da Obsolete: un "disco bis" già pronto nel cassetto da sfoderare a seconda dei risultati acquisiti dal predecessore. Nel caso di Obsolete fu "paura di volare", paura di tradire aspettative o comunque innovare o rischiare qulache (dovuto) passo avanti alla luce di quella cosa dell'altro mondo che è (e sempre sarà) Demanufacture; oggi, più semplicemente, paura di scivolare nel dimenticatoio più buio, rimescolando le (buone e a tratti ottime) carte giocate con Mechanize. Peccato. Lunga vita a Dinito, lunga vita a BCB e lunga vita ai FF. In fin dei conti va bene così.

Inserito il 05 giu 2012 alle 12:32

Recensione di Industrialist più coerente che abbia letto. E' un gruppo che ho amato visceralmente e che tutt'ora mi fa battere il cuore, tuttavia apprezzo il coraggio (forse proprio perchè Graz dice di amarli) di recensire Industrialist per quello che è: buon disco, che però se si paragona già a Mechanize, svela tutta la sua debolezza e il non essere all'altezza di un nome. Mi ha richiamatoi alla memoria quel brutto effetto chemi fu servito anche da Obsolete: un "disco bis" già pronto nel cassetto da sfoderare a seconda dei risultati acquisiti dal predecessore. Nel caso di Obsolete fu "paura di volare", paura di tradire aspettative o comunque innovare o rischiare qulache (dovuto) passo avanti alla luce di quella cosa dell'altro mondo che è (e sempre sarà) Demanufacture; oggi, più semplicemente, paura di scivolare nel dimenticatoio più buio, rimescolando le (buone e a tratti ottime) carte giocate con Mechanize. Peccato. Lunga vita a Dinito, lunga vita a BCB e lunga vita ai FF. In fin dei conti va bene così. Su Obsolete non sono assolutamente d'accordo. Per me è un capolavoro, personalmente lo preferisco al precedente. Non ho mai capito questo mito del primo album (nel caso di "Demanufacture" il secondo, ma il primo vero cyber industrial metal), secondo me negli album successivi le band si sgrezzano molto e rivelano i loro intenti, iniziando a suonare come vorrebbero.

Inserito il 06 giu 2012 alle 21:16

Disco penoso, recensione oltremodo benevola.

Inserito il 09 lug 2012 alle 18:31

disco oltremodo noiso...

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