“
Emotional Anatomy” è il secondo full length autoprodotto dei sardi
Softloud, formazione a tre dedita ad un rock onirico e avvolgente, autunnale oserei dire. Questo nuovo capitolo ci consegna 11 tracce per un totale di quasi 47 minuti, in cui i Softloud ci regalano momenti di buona musica, niente di particolarmente tirato o pestato, ma una sana, buona dose di rock debitamente ‘inquinato’ e contaminato.
Più o meno tutti i pezzi si attestano sui quattro minuti, ed in comune hanno, oltre al minutaggio, una sensazione di foschia, quasi una nebbia musicale che però vuole avvolgere, accogliere l’ascoltatore nelle sue spire. Brani come la bellissima e conclusiva “
Drifting”, “
Circle”, “
The Dreamer” e molte altre vi regaleranno qualche minuto di sottile piacere musicale; pur non facendo gridare al miracolo, infatti, “Emotional Anatomy” è un cd maturo di una band secondo me pronta per un salto verso altri palcoscenici. Il problema, soprattutto in ambito rock/alt-rock, è appunto la scarna richiesta presente nel nostro paese. Se le vostre condizioni economiche ve lo permettessero, ragazzi, vi consiglierei di fare un bel biglietto aereo di sola andata verso uno di quei paesi dove la Musica è ancora annoverata sotto la voce “Cultura”.
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