Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2012
Durata:43 min.
Etichetta:Sonic Union Metal

Tracklist

  1. ACT I: DAVID GLIMPSES BATHSHEBA
  2. THE PRAGMATIST
  3. THE GALLWASP
  4. THE PERPETRATOR
  5. ACT II: BATHSHEBA'S REPLY TO DAVID
  6. TRIPLE B
  7. THE GOAT THIEF
  8. ACT III: A CURSE FALLS ON THE HOUSE OF DAVID
  9. THE THREE-LEGGED COURTESAN...
  10. ...AND THE BIRD STURGEON

Line up

  • Thérèse Lanz: Voice, Guitars, Electronics
  • Stefani MacKichan: Drums

Voto medio utenti

The Pilgrimage”, secondo lavoro del duo canadese Mares of Thrace, potrebbe tranquillamente essere la colonna sonora di uno scenario post-apocalittico, dove il verde dei prati e le cittadine ordinate e pulite, vengono improvvisamente sostituiti da pochi cenni di vita e molte macerie e una pioggerellina pestilenziale (rappresentata musicalmente da una componente noise preponderante), rende la terra inerme.

Il duo, formato da Thérèse Lanz (voce e chitarra baritona) e Stefani MacKichan (batteria) violenta a ripetizione i propri strumenti, senza sosta, in un connubio di sludge metal, noise e post hardcore che vomita aggressività e rabbia in ogni dove. Grazie ad un approccio rozzo e sporco agli strumenti, con il solo ausilio di chitarra, batteria e voce, rendono superfluo qualsiasi ulteriore apporto al loro sound, di per sé completo, scheletrico nella strumentazione utilizzata, ma esageratamente pieno se si pensa all’intensità creata. L’alternanza di parti rallentate ad altre più aggressive e le numerose contaminazioni noise (vedi l’intermezzo “Triple B”), fluidificano un sound che potrebbe, vista la pesantezza e la ripetitività dei riff, apparire di difficile assimilazione o oltremodo noioso, ma così non è.

L’assenza di basso delle Mares of Thrace, segue la tendenza di molte formazioni post hardcore/rock che ritengono superflua l’aggiunta di un bassista nella sezione ritmica, sostituito dall’utilizzo di una chitarra baritona. Personalmente trovo la scelta non completamente errata, il suono scarno e primitivo degli strumenti aumenta il senso di malato dei 10 pezzi che vanno a comporre questo “The Pilgrimage”, anche se, per dirla tutta, la presenza delle 4 corde avrebbe potuto accentuare la già altissima dose di tensione e rumore presente nell’album.

Il lavoro è ottimo, consigliabilissimo sia ad un pubblico più prettamente metal che agli amanti di sonorità post rock/ hardcore/noise.
Recensione a cura di Simone Carta

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