Mi sono avvicinato a questo disco, che è il terzo lavoro per i nostrani
Dark End, con molta curiosità avendo letto in giro per il web solo ed esclusivamente giudizi che andavano dal "molto buono" al "capolavoro".
Potete immaginare, dunque, la mia sorpresa quando ho premuto il tasto play del mio lettore e mi sono ritrovato di fronte ad una musica MOLTO derivativa, vista la sua estrema "vicinanza" alla proposta di gente come
Dimmu Borgir e
Cradle of Filth.
Saranno tutti impazziti i recensori delle varie webzine? Sono io che sono stanco di sentire symphonic black metal?
Con queste domande che mi ronzavano nel cervello mi sono messo di buona lena ad approfondire l'ascolto di
"Grand Guignol Book I" e, piano piano, le mie impressioni negative sono andate modificandosi.
Intendiamoci, il gruppo prende davvero tanto dai nomi che vi ho citato prima, ma riesce a costruire pezzi arrangiati in modo magistrale, contorti, vari e oggettivamente belli.
La musica del gruppo di Reggio Emilia ha un taglio teatrale e magniloquente al quale si affianca un gusto tutto
italico per l'occulto in grado di donare un fascino perverso ai pezzi che sono sempre lunghi e difficilmente assimilabili ai primi ascolti.
Tra velenose accelerazioni, tastiere ingombrantissime, vocalizzi che spaziano in lungo ed in largo lungo un ricco range espressivo, momenti epici e solenni (
ICS Vortex docet), "stranezze" che arricchiscono il tutto con un taglio a volte avant-guardistico, alla
Solefald, riff di chitarra vicini a certo death ed una indubbia preparazione dei musicisti coinvolti, il disco scorre via donando piacere.
Un piacere lascivo e tenebroso ovviamente.
"Grand Guignol Book I" è, dunque, un buon disco, migliore di tante schifezze esaltate a destra e a manca, ma non è il capolavoro di cui si dice, fermo restando che se il black metal potesse contare solo su artisti come i
Dark End sarebbe un "posto" migliore in cui stare.
Chiudendo e dandovi appuntamento al prossimo episodio, vi consiglio di acquistare questo album, non scaricatelo altrimenti Satana vi infilerà l'adsl su per il vostro bel sedere!, e di godere di una musica varia e malata come le tonalità di nero che ammantano le notti autunnali.
Buon divertimento.