Certo che ci vuole un po’ di fortuna, nella vita… E i qui presenti
Dragony non ne hanno avuta qui sulle pagine di
Metal.it, visto che ho da poco finito di ascoltare e recensire l’ultimo
Rhapsody, e mi toccano loro… Che ve lo dico a fare, il monicker dice tutto: draghi, fiamme, fuochi, spade, cavalli alati, maghi e compagnia bella sono il pane quotidiano di una band che dei Rhapsody avrà pure il tatuaggio sulla panza! Ah, escono per la Limb Music… vi dice niente?
Nati con il nome The Dragonslayer Project (poco impegnativo...), questi sei ragazzotti austriaci di belle speranze affinano le armi e riescono a firmare, nel 2011, un deal con la succitata Limb, che permette loro di incidere il primo full length della carriera. Prodotto ottimamente, “
Legends” è la summa dei cliché del power metal “alla Rhapsody” appunto: cavalcate epiche, una voce potente ed acuta quando serve, due chitarre che incrociano con suoni di tastiera che tendono al medievale, e la banalità su tutto a farla da padrona.
Intendiamoci, “Legends” non è affatto un brutto album. Qui i pezzi piacevoli ci sono eccome; financo Ralf Scheepers presta la sua voce sul pezzo “
Burning Skies”, dando al prodotto quella patina di album ‘da grandi’ che fa tanto bene. Ma, torniamo al punto di partenza, questo disco è interessante solo se siete dei veri e propri patiti del genere, e non volete perdervi neanche un’uscita. Ma non esagero se vi dico che siamo quasi alle soglie del plagio: leggete il titolo dell’ultima track, “
Alcador”, cosa vi fa venire in mente? Eheh…
In bocca al lupo ai giovani Dragony, con la speranza che il tempo e l’esperienza consenta loro di affinare le armi e trovare una dimensione più personale. Per il momento, di spade e cavalieri ne ho avuto abbastanza!
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