Copertina 7

Info

Anno di uscita:2004
Durata:41 min.
Etichetta:Karmageddon Media
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. DISTURBING THE DEAD
  2. NUCLEAR TORMENT
  3. NOCTURNAL PREDATOR
  4. FEEL THE BLADE
  5. EXPIRE
  6. WARBEAST
  7. OBSESSED BY THE GRAVE
  8. SLAUGHTERING THE PIGS
  9. REAPERS CALL
  10. SLUT OF SODOM
  11. UNTIL THE BATTLE (BONUS SONG)

Line up

  • Richard: guitars
  • Maurice: vocals
  • Erik: drums
  • Twan: bass

Voto medio utenti

Gli olandesi Occult riprovano per l'ennesima volta ad uscire dall'anonimato con un album di pura aggressione thrash, sperando di contare questa volta su un buon supporto da parte di etichetta e distribuzione. Le carte sembrerebbero tutte in regola: musicalmente "Elegy For The Weak" è la degna continuazione di un ottimo album come "The Enemy Within", e la Karmageddon Media sembra poter fornire un solido appoggio alla band di Maurice e soci. Vedremo se sarà la volta buona... Nel corso degli anni la line-up è cambiata più volte, ma quello che gli Occult non hanno mai cambiato è la voglia di spaccare le orecchie all'ascoltatore con il loro assalto fatto di chitarre compatte, ritmi serrati, e un approccio vocale assolutamente senza compromessi. Forse con "Elegy For The Weak" gli Occult hanno deciso di abbracciare leggermente la corrente thrash svedese che va tanto di moda negli ultimi tempi, ma la tradizione teutonica della loro musica è sempre nitida e predominante. Il termine di paragone perfetto potrebbero essere proprio i Kreator intorno agli anni '90 (quelli di "Extreme Aggression" e "Coma Of Souls"), se si considera che anche la voce di Maurice non è poi così dissimile a quella del grande Mille Petrozza). E' la struttura dei pezzi a smascherare spesso gli Occult: strofe aggressive all'insegna dell'assalto, bridge più catchy con riff granitici ma mai banali e ritornelli quasi da cantare, mentre il cervello schizza fuori dalle orecchie durante l'headbanging più sfrenato. Come resistere alla iniziale ritmica killer di "Feel The Blade", e alla successiva accelerazione a base di doppia cassa? E' proprio in questo che gli Occult eccellono, e non vorremmo mai vederli modificare la loro proposta. Nonostante questa nostra dimostrazione di affetto, ci piacerebbe vedere in futuro un pò più di personalità e di distacco dai canoni del classico thrash metal, tutto questo senza rinunciare però alle proprie radici. Stiamo chiedendo troppo? Forse... nel frattempo "bravi Occult!!".
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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