Con lo split
"Black Trench Alliance" ci addentriamo nell'underground della scena estrema nostrana.
A passare le forche caudine (!) del nostro giudizio sono due realtà del nord Italia: i lombardi
EXM93 e i piemontesi
Speculum Mortis, entrambi presenti con quattro brani.
I primi, nati dalle ceneri dei Mortuarium, ci offrono un thrash/black molto old school che fa della cieca violenza e dell'ignoranza il suo cardine. Il feeling dei quattro pezzi mi ha portato alla mente i primissimi Sodom riletti in chiave "norvegese: il risultato è abbastanza altalenante, offrendo buoni spunti, da cercarsi soprattutto nell'irruenza della musica, affiancati a momenti troppo derivativi e poco originali. Mi sento tuttavia di promuovere l'operato del gruppo che sembra credere in quello cha fa, e sembra, soprattutto, avere molta voglia di divertirsi così come buoni margini di miglioramento.
Gli
Speculum Mortis si muovono, invece, in territori pagan/black metal con qualche spunto folk, come accade nella buona
"La sagra della mietitura", e presentano brani ancorati alla tradizione norvegese del genere senza essere troppo originali sebbene l'uso della lingua italiana sia efficace in questo senso.
Ho trovato abbastanza fastidioso l'uso che il singer fa della voce che risulta troppo acida e riverberata anche se, occorre dirlo, le vocals danno un gusto particolare alle composizioni.
Tralascio l'aspetto ideologico che ho colto dai testi dei due gruppi e consiglio loro di avere un approccio più professionale al loro "lavoro".
Le buone premesse ci sono.
Alla prossima
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