Copertina 6

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2011
Durata:non disponibile
Etichetta:Vomit Arcanus Productions

Tracklist

  1. EXM93 - PER GLI EROI DIMENTICATI
  2. EXM93 - FIRST LINE
  3. EXM93 - OPERATION APOCALYPSE
  4. EXM93 - MORTUARIUM
  5. SPECULUM MORTIS - PROSSIMA LA DISERZIONE ARTICOLO 92 DECIMAZIONE
  6. SPECULUM MORTIS - L'ARDITO VA ALL'ASSALTO CON 25 BOMBE E 25 BOMBE SONO 500 TOMBE
  7. SPECULUM MORTIS - LA SAGRA DELLA MIETITURA
  8. SPECULUM MORTIS - CIME E TRINCEE

Line up

  • Speculum Mortis
  • Lord of Pestilence: Guitar, Vocals
  • Saligia: Guitar
  • Nurthur: Bass
  • Draughar: Drums
  • Exm93
  • Umbra Lugubris: vocals/guitar
  • Malum Tenebris: drums/vocals
  • Eris: bass
  • Arcanus Incubus: guitar/keyboards

Voto medio utenti

Con lo split "Black Trench Alliance" ci addentriamo nell'underground della scena estrema nostrana.
A passare le forche caudine (!) del nostro giudizio sono due realtà del nord Italia: i lombardi EXM93 e i piemontesi Speculum Mortis, entrambi presente con quattro brani.

I primi, nati dalle ceneri dei Mortuarium, ci offrono un thrash/black molto old school che fa della cieca violenza e dell'ignoranza il suo cardine. Il feeling dei quattro pezzi mi ha portato alla mente i primissimi Sodom riletti in chiave "norvegese: il risultato è abbastanza altalenante, offrendo buoni spunti, da cercarsi soprattutto nell'irruenza della musica, affiancati a momenti troppo derivativi e poco originali. Mi sento tuttavia di promuovere l'operato del gruppo che sembra credere in quello cha fa, e sembra, soprattutto, avere molta voglia di divertirsi così come buoni margini di miglioramento.

Gli Speculum Mortis si muovono, invece, in territori pagan/black metal con qualche spunto folk, come accade nella buona "La sagra della mietitura", e presentano brani ancorati alla tradizione norvegese del genere senza essere troppo originali sebbene l'uso della lingua italiana sia efficace in questo senso.
Ho trovato abbastanza fastidioso l'uso che il singer fa della voce che risulta troppo acida e riverberata anche se, occorre dirlo, le vocals danno un gusto particolare alle composizioni.

Tralascio l'aspetto ideologico che ho colto dai testi dei due gruppi e consiglio loro di avere un approccio più professionale al loro "lavoro".
Le buone premesse ci sono.

Alla prossima
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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