Copertina 7

Info

Anno di uscita:2012
Durata:53 min.
Etichetta: Metal Blade Records

Tracklist

  1. INTRO
  2. THE NINE WORLDS BURN
  3. THE DISPOSSESSED
  4. GAP OF GINNUNGS
  5. BOUND TO REUNITE
  6. NORDVEGR
  7. UP ON THE MOUNTAIN
  8. PLAGUE-RIDDEN REBIRTH
  9. HARVEST (THE END)
  10. ...TO NORTH

Line up

  • Karsten Larsson: Drums
  • Karl Beckmann: Vocals, Guitars
  • Jonas Albrektsson: Bass
  • Lars Tängmark: Guitars

Voto medio utenti

C'erano una volta i Mithothyn...

Tornano in pista i King of Asgard, creatura di Karl Beckmann e Karsten Larsson, rispettivamente chitarra e batteria del mitico gruppo citato in apertura, con il nuovo "... to North" (un titolo che è un programma) a distanza di due anni dal loro esordio discografico.
Siamo, come è ovvio immaginare, in territori di puro pagan/viking metal, dal momento che il gruppo ha deciso di continuare sulla strada tracciata dai Mithothyn prima che questi decidessero di sciogliersi, e quindi ci troviamo ad ascoltare un metal molto epico, potente, cristallino nei suoni e con evocative melodie che permeano tutti i brani, dai più tirati ai più cadenzati.
Purtroppo per loro, i King of Asgard riescono solo in parte a riprodurre la magia che ammantava gli album a nome Mithothyn e si limitano, più di una volta, a svolgere il loro compito in maniera "educata" senza far gridare al miracolo.

Non si pensi tuttavia a "..to North" come ad un brutto disco, tuttaltro!

Siamo in presenza di gente che conosce benissimo la materia che ha scelto di suonare e l'album risulta godibile e, in ogni caso, imperdibile per tutti gli amanti del suono vichingo.
Resta tuttavia un'amarezza di fondo.
L'amarezza per quello che questo disco poteva essere e che invece non è.
Date un ascolto all'opener "The Nine Worlds Burn" , impreziosita dai vocals della bravissima Heléne Blade, e ditemi quanti sanno suonare pagan metal in modo così convincente, oppure ascoltate "Gap of Ginnungs" e rivivete ad occhi chiusi le atmosfere e la maestosità dei Mithotyn in un brano magnifico per melodie e ritmiche.
Il resto del CD non è, però, allo stesso livello limitandosi, come ricordato, a rimanere nel selciato del già sentito e dell'ordinario, anche se di ordinariato di classe si tratta.

Da musicisti di questo livello ci si poteva aspettare di più.
In ogni caso "...to North" girerà nel mio lettore a lungo.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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