La storia dei
Bon Jovi sarà per sempre legata alla loro canzone più famosa:
Runaway.
Canzone che apparve in una raccolta locale e conseguentemente i fans tempestarono le radio di richieste affinché venisse trasmessa. Da lì crescono i presupposti per l'uscita del primo omonimo album, considerato unanimemente un grande classico dell'aor. Mentre questo
7800 Fahrenheit, di un anno più tardi, ricevette pareri contrastanti.
Ad esempio in campo internazionale Kerrang! non ne parlò in modo entusiastico, mentre in Italia sulle antidiluviane colonne hard & heavy di Rockerilla (ricordiamolo: all'epoca unica rubrica ufficiale dedicata al l'heavy metal) lo incensò promuovendolo disco del mese.
Dove sta la verità?
A parte il fattore soggettivo che ogni uno di noi possiede, si può affermare che 7800 Fahrenheit sia un disco coraggioso.
Erano i primi vagiti dello chic rock (che sarebbe esploso nella seconda metà degli eighties) ed i Bon Jovi guardavano anche al synth pop europeo di band come
Duran Duran, senza sentirsi dei traditori, ed in quest'ottica si inserisce
7800 Fahrenheit, ovviamente rielaborato secondo il loro personale trademark che aveva ottenuto tanti ottimi riscontri con l'album di debutto, costruito sul party rock.
C'è anche chi afferma che i 'veri' Bon Jovi finiscono proprio con questo lavoro, per poi aprire l'era californiana con il loro vero successo,
Slippery When Wet, eppoi quello più springsteeniano di
New Jersey.
In And Out Of Love apre le danze con il suo coro urlato a squarciagola, con il ritmo squadrato dettato da
Tico Torres (ex
Franke & The Knockouts) e
Sambora che cuce il primo solo vincente, disegnando immediatamente un classico.
The Price Of Love è ancora sugli scudi grazie a preziosismi di Sambora in apertura ed il ritmo sincopato e sospeso.
Only Lonely è la classica ballata griffata Bon Jovi, ma le sorprese arrivano da
Tokyo Road in cui si innesta un certo synth pop di cui vi parlavo in precedenza ed il risultato è davvero piacevole e innovativo per i tempi.
The hardest Part Is The Night ha un riff iniziale molto ficcante, ma la canzone si sviluppa su coordinate un'altra volta molto ammiccanti e party rock radio oriented.
Always Run To You è più heavy rock con il suo classicissimo riff, mentre
To The Fire ripristina un synth pop molto elegante.
Secret Dreams chiude con il suo ritmo saltellante ed anthemico, con un refrain a dire il vero stavolta poco focalizzato.
7800 Fahrenheit è comunque un disco da riscoprire, per via del suo party rock incrociato con il synth pop tanto in voga negli eighties.