E’ il 1986.
Sei giovane, fico, fai il musicista e scopi come un riccio.
Non pago, riesci a scrivere uno dei dischi più importanti ed influenti dell’epoca.
Dopo aver girato il mondo in tour, approfondendo la conoscenza biblica di tutte le popolazioni del globo, cosa fai un paio d’anni più tardi invece di andare in vacanza e goderti i dollari guadagnati?
Ovviamente, scrivi un altro capolavoro. Cosa che, badate bene, solo i più grandi possono fare e, soprattutto, solo coloro che veramente amano la musica e riescono ad anteporla a tutto il resto.
Nasce così, nel 1988, New Jersey, il disco che definitivamente porta i Bon Jovi a guadagnarsi un posto di diritto tra le band più grandi di sempre. La ricetta non si discosta molto dal precedente Slippery When Wet, ma questo non toglie nulla all’efficacia dei brani, che anzi mostrano un’ulteriore maturazione a livello compositivo.
L’apertura è affidata a uno dei brani di hard rock melodico più belli di sempre, a mio parere: quella
Lay Your Hands On Me che ti cattura con un riff monumentale e indimenticabile, per non parlare del favoloso ritornello. Il pezzone da struscio violento delle pelvi
Bad Medicine, in seconda posizione, serve a far prendere 10 al disco già dopo pochi minuti, prima che
Born To Be My Baby, altra perla eighties, arrivi a mettere la parola fine. Capolavoro e tutti a casa.
Se volete proseguire nell’ascolto, ecco le affascinanti melodie di
Livin’ In Sin, mentre in
Blood On Blood sentirete tantissimo di ciò che decine di band venute dopo i Bon Jovi hanno cercato di spacciare come farina del proprio sacco. Siccome tutte le band di una certa importanza, prima o poi, dedicano un pezzo a un treno, ecco arrivare
Homebound Train, che giusto per rispettare la tradizione è un’ottima canzone. Frenata melodica con
Wild Is The Wind, Stick To Your Guns e
I’ll Be There, in un crescendo di intensità che culmina con una ballad da 10 e lode come solo i Bon Jovi sanno scrivere. Si chiude con l’hard rock di
99 In The Shade e con il blues di
Love For Sale, pezzi in cui Sambora si mette in evidenza con autorità.
Che vi devo dire? E’ storia. E la storia si studia.