Il buon Sbranf, in fase di recensione del precedente album dei
Mob Rules, già parlava di un’evoluzione rispetto al power puro delle origini. Ebbene, questo album è la conferma che oggi la band tedesca si è definitivamente allontanata dal genere, arrivando a proporre un classico heavy metal roccioso e potente, dal grande gusto epico. Certo, alcuni riferimenti al power ancora fanno capolino, ma ormai sono relegati a pochi episodi, lasciando molto più spazio a momenti melodici, più lenti e pomposi.
A mio parere, questa svolta rappresenta un limite per la band, perché anche in Cannibal Nation si sente chiaramente che, quando i tedeschi si mettono a correre, hanno una marcia in più, anche se poi, quando rallentano sul serio come in Ice And Fire, sono brividi per tutti. Insomma, ok evolversi e tirare un po’ il freno, ma senza mai dimenticarsi da dove si arriva e dove si riesce a dare il meglio!
Non fraintendetemi, però: il sette in pagella sta ad indicare un disco piacevolissimo e carico di spunti estremamente interessanti, in grado di conciliare le diverse anime del sound. Da sentire, per farsi un’idea,
Tele Box Fool, Soldiers Of Fortune e la title-track.
Dopo praticamente 20 anni di carriera difficile pensare che possa arrivare un discone, ma non si sa mai: limando qualcosina e cercando più personalità potrebbero anche regalarci grandi emozioni. Teniamoli d’occhio.
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