Ammetto che il genere proposto dagli statunitensi
Naam non è propriamente uno dei miei preferiti, ma è innegabile che i 4 musicisti d'oltreoceano abbiano un bagaglio di talento non indifferente.
Questo demo "
The Ballad of the Starchild" contiene 5 tracce di assoluto valore, con richiami al prog rock anni '60-'70, uniti a una dose di elettronica e psichedelia (passatemi il neologismo, voi della Crusca) da far girare la testa, nel senso buono del termine. Il tutto "modernizzato", con evidenti passaggi al limite dello stoner.
Un bel casino eh? Eppure le canzoni scivolano via che è un piacere, grazie all'abilità dei musicisti e alla voce graffiante di
John Bundy, vero collante tra un mellotron qui e un hammond li.
In attesa di una prova sulla lunga distanza che faccia seguito all'altrettanto notevole e omonimo "Naam" del 2009, i Naam ci regalano una piccola perla rara. Dategli una chance, se la meritano davvero come pochi.
Quoth the Raven, Nevermore..
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